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Keltia mix story

Galeotto fu il Keltia...

(foto tratta dal catalogo Big-Fish dell'epoca)

 

Il mio rapporto con i birdfish mix risale alla fine degli anni ’90 quando mi trovai ad interagire con la figura che più di ogni altra mi avrebbe condizionato nella mia personale ricerca sui mix, il mio vero ed unico Bait Guru nonché grande amico Sandro Minotto.

 

L’uomo dei canali fu pioniere nel nordest per quanto riguarda la pesca nelle acque correnti che sfociano nelle nostre principali lagune, acque molto ricche di nutrimento e carpe e quindi particolarmente stimolanti da un punto di vista dello sviluppo di esche fortemente dedicate alla pasturazione preventiva.

 

Sandro infatti faceva parte di una vecchia scuola di pescatori di carpe che prevedeva una preparazione metodica della posta prima che si potessero calare le lenze in acqua!

 

Negli anni ’90 fu il primo a passare la fatidica soglia dei 20 kg. con una carpa a specchi che fece storia a nord est e che stimolò decine di appassionati ad avvicinarsi a questa meravigliosa disciplina.

In quel periodo storico arcaico arrivavano nel nostro paese i costosissimi mixes di Rod Hutchinson e Nutrabaits, miscele fishmix e meaty mix pure, dotate di grandissimo valore nutrizionale e gusto, concetti molto vicini alla teoria HNV di Wilton.

 

(non sai cos'è un fishmeal mix? clicca qui per leggere un interessante articolo al riguardo)

 

Con questi prodotti si ottenevano delle super palline molto catturanti e incredibilmente costose! Ed era impossibile per noi gestire le decine di chilogrammi di pastura necessari a tenere a bada le piccole carpe per intercettare le grosse.

Per questi motivi fummo costretti ad ingegnarci nella ricerca di soluzioni alternative self made ma eravamo molto limitati dalla poca disponibilità di informazioni, di ricette e di materie prime.

 

Sandro era un grande conoscitore di pastoncini ornitologici e d' ingredienti tecnici come le proteine del latte che trovava girovagando per l’europa con il suo compagno di pesca Frank.

 

Ricordo che si procuravano le caseine e i pastoncini in Olanda e Belgio, facendo un viaggio all’ anno per reperire gli ingredienti per poi pescare tutta la stagione.

 

(vuoi approfondire il tema pastoncini? clicca qui per un interessante articolo)

 

 

Sandro, pescatore schivo e introverso fu probabilmente conquistato dalla mia parlantina e dalla mia intraprendenza verso la ricerca di nuovi ingredienti, tanto che riuscii a stimolarlo a collaborare nello sviluppo di un mix, mettendo a sua disposizione delle farine speciali di pesce che ero riuscito a trovare in Norvegia (molto ricche di proteine e povere di grassi e di fibre inedibili) decisamente competitive nei confronti delle farine di pesce bianco e aringa destinate ai suini che si trovavano in Italia nei consorzi.

 

Il mio LT 94 , che poi sarebbe diventato il prodotto di riferimento anche di molti produttori e distributori inglesi, passava di almeno il 10% il tasso proteico medio delle farine disponibili, con una fragranza e una consistenza che permetteva l’inserimento di quantitativi inferiori raggiungendo valori comunque alti di gusto e nutrienti.

 

(vuoi saperne di più delle farine di pesce e derivati? clicca qui per un interessante articolo)

 

 

 

Capimmo fin dai primi momenti che la contemporanea presenza di farina di pesce LT , di idrolizzato di pesce e pastoncini biscottati all'uovo aveva una resa in pesca superiore all’utilizzo del solo birdfood mix o fishmeal mix!

 

(sei interessato ai birdfood mix? clicca qui per una ricetta interessante)

 

E questo ci permise di creare una nuova miscela dal costo accettabile(circà la metà rispetto ai mix Nutrabaits più blasonati) che mantenesse le prerogative di interesse e condizionamento del pesce necessarie nelle campagne di pasturazione.

 

Il motivo è a mio avviso da ricerca nel perfetto bilanciamento di nutrienti, nella meravigliosa “texture” che permette all’esca di lavorare in maniera eccelsa e nella digeribilità e appetibilità estrema che hanno queste soluzioni.

 

In termini nutritivi è chiaro che la farina di pesce sia oggettivamente una marcia in più per il birdfood mix, cosa questa riscontrata anche a livello scientifico con numerosi studi che accertano la presenza nelle proteine di pesce di un fattore di crescita estremamente interessante.

 

I primi esperimenti fatti su questa interazione, ci portarono a miscelare il pastoncino Quikò classic con la farina LT 94 Nordsimel e le proteine solubili di pesce Sopropechè CPSP 90 , con una ricetta primordiale ma molto efficace che prevedeva l’uso di:

 

 

·      40% di pastoncino Quikò

 

·      25% di fishmeal LT 94

 

·      15% di soia grassa tostata

 

·      10% di proteine di pesce CPSP 90

 

·      10% di caseina acida

 

 

Ricetta che ci regalò anni di pescate eccezionali e che utilizzavo sempre in combinazione con la base aromatica da me battezzata "Strawberry-duo" che prevedeva l'utilizzo di due aromi alla fragola su solvente differente (glicole e olio) per creare un ampio spettro duraturo di gusto e attrazione.

La parte liquida classica prevedeva:

 

 

·      30 ml. Carpamino

 

·      3 ml. Strawberry oil

 

·      2 ml. Strawberry hit

 

·      7 ml. Dolcificante NHDC

 

 

A questo punto della storia avvenne un episodio che avrebbe mitizzato questo tipo di mix portandolo a diventare la miscela da carpe più venduta in Italia negli anni a cavallo del 2004 e il 2008 la "golden age" del self made nella nostra penisola.

Nel dinamico duo rappresentato da me e da Sandro entrò una terza figura di riferimento, quel Fabio Boscolo che avrebbe gettato le basi dell'azienda leader per il nuovo millennio nello sviluppo e vendita di prodotti italiani per l'esca, ovvero Big Fish.

Il giovane e dinamico imprenditore ci propose di vestire la figura di consulenti per l'esca ed i prodotti della neonata azienda dandoci come contro partita la possibilità di esplorare una ampia gamma di prodotti e di ricevere una fornitura illimitata degli stessi per i nostri scopi di pesca (ne io ne Sandro abbiamo mai ricevuto denaro).

Questo permise di rielaborare il mix ormai divenuto il nostro cavallo di battaglia di tante pescate in un prodotto più professionale e replicabile sempre in maniera esatta grazie ad accordi commerciali all'ingrosso con i produttori degli ingredienti.

A me spettò la ricerca delle migliori farine e questo mi permise di contattare un'azienda che avevo sempre tenuto d'occhio ma che non permetteva di avere intermediari nelle forniture (solo dirette, solo all'ingrosso) arrivando così ad una preziosa farina LT di merluzzo ed aringa di elevatissima qualità, digeribilità e gusto prodotta da FF Skagen, che fino a quel momento non era mai stata usata per scopi legati alla pesca sportiva.

 

(clicca qui se vuoi vedere la web page dell'azienda)

 

Dovemmo infine adattare il tutto a "mani differenti" per creare una soluzione facile da rullare in tavola che permettesse la stessa resa della ricetta embrionale ottimizzando tempie e metodi indispensabili ad una produzione industriale per essere poco onerosa e dinamica.

L'elevata purezza della nuova farina di pesce permise di abbassare la quantità senza variare la combinazione nutrizionale finale e l'uso di un predigested di acciughe Cileno aiutò da un punto di vista gustativo grazie alla maggior intensità di gusto legata al sistema di estrazione delle proteine (predigestione) che avveniva in pH acido.

Il ritocco finale portò quindi a impostare il tutto su:

 

  • 40% di pastoncino Quikò (poi sostituito con un prodotto fatto a misura e su specifiche dirette dell'azienda)
  • 20% fishmeal LT
  • 20% di soia grassa tostata e deamarizzata Austriaca
  • 10% di predigested fishmeal Cileno
  • 10% di caseina BMI 90 mesh

Questa miscela è stata portata in pesca da migliaia di appassionati e rullata in decine di varianti differenti sfruttando i più disparati liquid food e aromatizzazioni fruttate, dolci, pesciose e speziate!

La mia personale evoluzione portata in pesca da inizio anni 2000 prevedeva la classica base liquida già presentata in precedenza ed un evoluzione iper-idratata della stessa, abbozzo primordiale del concetto Total baits (clicca qui per sapere cos'è il concetto Total baits) che prevedeva sempre lo Strawberry-duo in combo con la salsa di pesce fermentato Squid brand.

I dosaggi di questa super pallina molto economica per l'epoca erano questi:

 

  • 100 ml. di salsa squid brand
  • 3 ml. di strawberry oil 
  • 2 ml. di strawberry hits (solvente glicole)
  • 5 ml. di dolcificante NHDC

Spero di aver attratto la vostra attenzione con questo piccolo accenno alla storia di un mix a me molto caro (spiegata con novizia di particolari nel libro The Bait Guru).