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liquid food con granchio blu

Nuove minacce incombono con prepotenza sulle nostre povere e martoriate acque!

Ecco arrivare con numeri da piaga biblica il granchio blu che distrugge i nostri piccoli esemplari autoctoni e diverse specie di molluschi importanti per la nostra filiera produttiva!

Scordatevi che sia una risorsa alimentare per avere carpe enormi! A parte i piccoli esemplari giovani, questi crostacei sono troppo grossi ed aggressivi per essere predati con facilità dalle carpe, mentre mi auguro che possano divenire ottima risorsa nutrizionale per i siluri che a questo punto potrebbero essere visti come l'unica specie in grado di contrastare il disastro!

A questo punto, cerchiamo di trasformare una piaga in risorsa!

La pesca di questo crostaceo è molto facile, basta munirsi di un palo da 3 metri con un cordino al quale legare una coscia di pollo. Basterà calare per qualche minuto l'offerta ed ecco che la potremo ritirare con 2-3 esemplari avidamente attaccati. Una pesca divertente da fare con i bambini a patto di non far loro maneggiare i granchi che pizzicano molto forte e sono estremamente aggressivi!

Il mio amico Cambogia, compagno di mille avventure, li pesca già assiduamente e me li descrive come eccezionali a livello culinario(a patto che pescati in acque salubri).

In rete trovate molte ricette su come cucinarli...ma non è ovviamente di questo che mi occuperò in questo articolo.

Vediamo invece come ottenere un ottimo liquid food super attrattivo con cui realizzare grandi boilies birdfish o fishmix da usare in estate, autunno e inverno.

Le sostanze attrattive contenute nel granchio sono esattamente le stesse che le carpe ricercano e trovano nel gambero, con un gusto enfatizzato dall'alimentazione prettamente carnivora del granchi blu. Per questo motivo le esche fatte con questo estratto saranno molto valide in tutte quelle acque popolate da grosse carpe che si alimentano di molluschi e crostacei, anche se non vi è presenza diretta di granchio blu. Mi riferisco a tutti i grandi laghi della nostra penisola ed ai fiumi e canali in aperta comunicazione col mare!

Questo sarà il nostro modo per risparmiare un sacco di soldi e combattere la specie aliena ed invasiva. Suggerire a tutti i pescatori che conosciamo di pescare i gamberi per mangiarli ed a tutti i carpisti per usarli come materiale per pastura ed esca potrebbe comunque essere d'aiuto!

Il processo di produzione e facile ma necessita di estrarre gli attrattivi con il calore e sottoponendo ad idrolisi acida la coriacea struttura del granchio.

Prima di tutto dobbiamo procurarci i granchi ed io qui ragionerò sul processo per trasformare un chilogrammo di crostacei.

Ecco gli ingredienti:

  • 1 kg. di granchio blu
  • 100 ml. di aceto di alcol
  • 50 ml. di acido citrico
  • 100 grammi di sale marino
  • 1-2 capsule di enzimi digestivi (come questi, clicca qui)

La prima operazione consiste nel rompere carapace e chele usando un batticarne oppure un martello, a questo punto metto i granchi rotti in una pentola versando aceto ed acido citrico e lasciando riposare una mezz'ora. Questa fase acida ammorbidisce la cheratina del carapace.

Aggiungo acqua quanto basta per ricoprire leggermente i granchi e metto sul fuoco fino a portare ad ebollizione, cuocendo per mezz'ora da quando il liquido bolle. Questo processo termico estrae ogni succo, amminoacido e sostanza organica dalle carni e dal carapace.

Bisogna quindi ridurre in polpa liquida il tutto. Lo strumento ideale è il trita carne.

Una volta raffreddato la crema sotto i 40 gradi (fondamentale per non inattivare gli enzimi) si aggiungono le due compresse di enzimi sbriciolate e i 100 grammi di sale marino, ponendo il tutto in un recipiente adatto alla fermentazione. Ideale un vaso di vetro con tappo.

A questo punto le regole della fermentazione sono sempre le stesse: 3-4 giorni in luogo caldo al riparo dalla luce solare. Le temperature determinano la velocità di resa. In estate con 30 gradi bastano pochi giorni. Se invece le temperature sono più basse si allungano i tempi. Sotto i 20 gradi il processo è lento e poco affidabile.

La fermentazione enzimatica fraziona ancora di più le sostanze nutrizionali presenti e rende il tutto idrosolubile ed attrattivo anche in acqua fredda.

Questa polpa è pronta all'uso immediato oppure può essere ulteriormente concentrata e resa più intensa come efficacia con un processo di filtrazione che trattenga la parte fibrosa rimasta dei carapaci. La polpa si dosa da 50 ml. a 200 per kg. di mix

Si tratta del processo applicato alle alici da cui si ricava la colatura...

Serve un crivello od una garza e sottoponendo a pressione faremo colare "l'essenza" liquida del nostro prodotto. L'essenza si dosa da 10 ml. a 50 per kg. di mix.

Il prodotto è molto stabile grazie al pH basso e alla percentuale salina che inibiscono la proliferazione di microorganismi putrefattivi. Unico accorgimento conservare in luogo fresco(per fermare la fermentazione) e al riparo dalla luce.

Questo liquido può essere usato a sostituzione del krill in tutte le ricette che lo prevedono, ma anche nelle food baits da pasturazione a base di fishmix.

Vi lascio alcuni link:

(Total krill)

(Total krill liver)

(Crazy baits)

(Ricette di boilies da pasturazione)

 

Aiutatemi a condividere questa ricetta che può veramente aiutarci a rendere questa piaga una risorsa!

 

Viva il self made!