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Replicare le mie ready made

Eccoci a chiudere questo interessate gruppo di articoli che analizzano l'affascinante mondo delle boilies pronte (ready made) che si possono acquistare nei negozi specializzati.

Riassunto delle puntate precedenti (clicca sul titolo dell'articolo se lo vuoi leggere)

  1. Ready made istruzioni per l'uso
  2. Boilies ready made a 3 euro al kg...con cosa sono fatte?
  3. Fare in casa palline simili alle ready come aspetto e consistenza.
  4. Replicare la ready made preferita in casa(con ricetta SK30)

 

A questo punto mi sembra doveroso scrivere come replicare LA MIA READY MADE PREFERITA...Qual'è?

Molti anni or sono ho presentato la mia linea di ready made dove sono riuscito a condensare molto delle mie conoscenze, adattando processi produttivi nuovi e ingredienti per l'epoca inusuali.

Oggi è facile sentir parlare di krill in tutte le salse...ma nel 2008 le mie boilie furono le prime a coniugare massicciamente questo ingrediente in forma solida, liquida e fermentata (processo che ho creato io) e una brillante aromatizzazione fruttata realizzata con esteri puri e acido acetico (altro attrattivo sconosciuto anche alla scuola inglese)

 

Mi pare interessante proporre la ricetta di replica di quest'esca che risultò al primo posto di vendita per molti anni consecutivi in questo filone dedicato al ready made, ispirato dal mio nuovo libro Le Basi Del Carpfishing, dedicato a chi inizia o a chi vuole conoscere dalla base le dinamiche che regolano la moderna pesca alla carpa (esche incluse).

 

Vi ricordo che potete scaricare GRATIS il libro cliccando QUI.

 

Nel 2021-22 ho prestato il mio contributo in veste di consulente allo sviluppo di molti progetti sia casalinghi sia professionali.

Ma una richiesta mi ha stupito e coinvolto più di altre: la replica delle mie Crazy ready made non più in produzione.

Quando l'amico Matteo del rolling service Baitsselection mi ha inviato il modulo per la consulenza, ho provato un misto di stupore e emozione e mi sono dedicato alla cosa in maniera molto personale.

 

(link instagram al produttore Baitsselection, clicca qui)

 

Non è la prima volta che mi vengono chieste le indicazione per replicare in ambito self un'esca pronta di successo, l'ho già fatto fatto in passato, ma questa volta il coinvolgimento emotivo è massimo!!!

 

(clicca qui per leggere l'articolo con la replica delle Starbait SK30)

 

Ho già descritto il processo produttivo di queste fantastiche esche nel mio primo libro (The Bait Guru) ma non mi ero ancora confrontato con un appassionato che le volesse replicare.

Matteo, con cui mi ero sentito più volte su Instagram, è un self maker evoluto con un ottimo bagaglio di esperienza e capacità produttive notevoli. Inoltre si è rivelato fin dai primi scambi un estimatore delle esche a base di Krill e questo ci offriva lo stimolo giusto per poter lavorare in sinergia con la possibilità di capirsi al volo.

Le esche Crazy ready made nacquero in un periodo storico particolare in cui la richiesta del mercato Italiano richiedeva un'esca molto spinta in termini di attrazione e gusto, rivolta a quei carpisti itineranti che affrontavano acque difficili ma produttive.

Erano gli anni in cui il team di testers che seguivo, affrontavano grandi laghi naturali Francesi, Austriaci e in termini pionieristici il mitico Bled lake , che poi sarebbe salito alla ribalta come hot spot europeo.

Venivo dallo sviluppo di super mix come il green fish (la cui ricetta è spiegata sul libro The Bait guru) e mi ero deciso a prestare il mio volto ad un'esca pronta che però doveva essere superiore alla media.

Per questo motivo sviluppai sia la parte solida sia quella liquida, con processi personalizzati che impedissero ad altre aziende di riprodurre una pallina del genere.

Base birdfood specifica, con un intrusione di krill meal superiore al 20% e componente liquida a base di krill fermentato con un procedimento elaborato da me e attrazione chimica affidata a esteri di frutta puri.

Tutti questi processi rendono complicata la riproduzione della pallina in ambito casalingo...ma nulla è impossibile quando si è caparbi e decisi.

Tornando al progetto di Matteo, abbiamo deciso di partire da una sua ricetta di mix, già collaudata e affidabile ( che lui chiama Krill Bomb), che presenta caratteristiche nutrizionali superiori alla ready da riprodurre, visto che vengono utilizzate anche per pasturazione prolungata(il progetto originale delle crazy era invece impostato su livelli medi per adattarsi a tutti gli stili di pesca)

Abbiamo deciso di provare ad ottenere tutti i vantaggi di velocità e attrazione specifica per le grosse carpe, migliorando l'apporto nutrizionale per rendere l'esca  funzionale anche alle pasturazioni di condizionamento.

Di fatto una all round di grande profilo e spessore.

La verifica delle esche di sua produzione mi ha convinto dell'efficacia della sua parte solida che contiene una percentuale elevata di Krill, combinata a predigested fish meal, alghe, proteine del latte, lievito e proteine animali.

Ovviamente la sua ricetta è riservata e non è possibile condividerla.

Per questo motivo vi propongo una base affidabile su cui sviluppare questo tipo di progetto visto che poi la parte attrattiva sarà affidata ai liquidi.

Il mix:

  • 30% CLO
  • 20% Biskò
  • 20% Krill meal
  • 10% farina di Salmone
  • 10% farina di mais
  • 10% latte scremato in polvere 

Questa base, meno spinta di quella di Matteo, ci permette di creare il birdfish giusto per rispecchiare le caratteristiche dell'esca originale, in una maniera più semplice da gestire come ingredienti (tutti reperibili dai classici fornitori più volte citati nel blog, come CBS).

La costruzione della parte liquida prevede la fermentazione della farina di krill ( ma si può usare anche il liquid food self made di gamberi descritto nel libro Boilie istruzioni per l'uso)

usando l'aceto e il sale come stabilizzante. In questo modo otteniamo l'attrazione a base di esteri senza dover ricorrere a sostanze pure molto difficili da acquistare e manipolare.

La lavorazione prevede di sciogliere 500 grammi di farina di Krill di qualità, dentro un litro di aceto biologico non pastorizzato.

La poltiglia così ottenuta va lasciata fermentare in un vaso chiuso per 48 ore a temperatura ambiente ottimale di 30 gradi C, per poi aggiungere 100 grammi di sale mescolandolo bene.

A questo punto dobbiamo attendere la maturazione del prodotto che ha tempistiche variabili in funzione della temperatura (con il caldo le fermentazioni sono più veloci) comunque non inferiori al paio di settimane.

Il mix proposto si presta molto bene anche ad essere rullato con la banana fermentata già presentata in un articolo precedente (clicca qui per la banana fermentata) oppure con del semplice aceto di frutta.

 

(guarda un interessante video sull'aceto che ti spiega perchè è attrattivo)

 

Per realizzare le esche utilizzeremo 200 ml. per kg. del nostro krill fermentato, 30 ml. di glicole (dose che si può alzare se si vogliono diminuire le uova per ottenere esche solubili), 5 ml. di un ottimo aroma alla frutta acida (strepitoso sarebbe l'utilizzo del Plum di John Baker) e 5 ml. di dolcificante NHDC.

Per chi non vuole spendere tempo nella realizzazione del fermentato, esiste una via alternativa che prevede l'utilizzo del liquid food al krill commerciale che trovate presso molte aziende del settore, unendo un aceto di melograno biologico in dosi di 100 ml. di krill liquido e 50 ml. di aceto per kg. di mix.

 

(clicca qui per uno strepitoso liquido di krill idrolizzato)

(clicca qui per una variante a tema krill molto innovativa )

 

In linea di massima, serviranno 4-5 uova medie per completare l'impasto, ma questo dato è influenzato dalla temperatura ed umidità della stanza.

Un'esca così tecnica merita una cottura rispettosa a vapore, oppure protetta dalla pellicola se preferite bollire i cubi (per la tecnica della cottura in pellicola clicca qui).

Matteo ha optato per aromi che usa di solito realizzando una grande esca fruttata , adattabile alle più disparate esigenze, certamente eccezionale per tutte quelle pescate difficili, in caccia del target fish, che si svolgono in ambienti molto ricchi di nutrimento naturale.

 

Il concetto di esche ad elevata intrusione attrattiva non chimica è un tema a me molto caro che ho condensato nella visione delle Total baits che vi invito a leggere in questo articolo conoscitivo (clicca qui per l'articolo sulle Total)

 

(clicca qui per un'altra bella ricetta ricca di krill)

 

Vi lascio alle immagini della gallery con le esche preparate da Matteo, le Krill Bomb versione " Crazy".