Le noccioline tigrate, Chufa in spagnolo, sono delle formidabili esche da carpfishing per alcuni versi superiori alla boilie in determinati ambienti, come le acque fortemente disturbate dai gamberi di acqua dolce.

Nei primi anni ’90 questa esca dava il meglio di se in acque mitiche come St. Cassien, la mecca del carpfishing e nessuno si spiegava il motivo vista la loro durezza coriacea e l’assenza di odore del piccolo tubero.

Oggi sappiamo che la tiger risulta attrattiva a causa dei sui zuccheri che si trasformano con la cottura e fermentazione in un gel fortemente aromatico che piace molto al pesce. A causa della loro fibrosità vengono digerite parzialmente dalla carpa che le espelle con le feci, sotto forma di poltiglia e piccoli pezzi, in questo modo anche una modica quantità di questi tuberi, produce una forte pasturazione condizionante proprio perché trasportata nelle aree di passaggio e stazionamento.

Abbiamo letto di catture di target fish caduti sulle noccioline spagnole ed il motivo è da ricercarsi nell’ abitudine dei grossi esemplari di stare al margine dei grossi branchi di individui di media taglia, arrivando così ad alimentarsi e riconoscere le tiger senza timore o diffidenza. Questo anche a causa di una forza attrattiva molto blanda e per nulla sospetta.

A volte il pesce più bello, cade su questo innesco perché è l’unico “sopravvissuto” all’ attacco dei gamberi che con la loro presenza e le loro deiezioni, sono di stimolo per l’alimentazione dei grossi esemplari, come a dire che il pesce è attratto dai crostacei e trova noccioline. Questa condizione inizia ad essere molto comune negli hot spot Italiani a causa dell’invasione del gambero della Luisiana che non risparmia nessuna boilie, neppure quelle indurite o protette con la rete, mentre la singola grossa chufa, oltre a stimolarli meno riesce a resistere innescata.

 

-tiger nut :

 

Le tiger si trovano agevolmente in differenti misure e tipologie, dalle piccole alle jumbo, fino ad arrivare alla variante nera coltivata in Africa che è molto dura. Si possono acquistare integre, leggermente sbucciate oppure in granella. Nelle varie forme vanno cucinate per bollitura e fermentate per raggiungere la forma più attrattiva. Dal mio punto di vista conviene sempre miscelare tiger intere di varie misure, tiger sbucciate e granella, per formare una pastura molto eterogenea e stimolante. Vanno lasciate in ammollo in acqua per 24 ore, cotte per bollitura per circa un’ora e poi lasciate fermentare nella loro acqua. Sono pronte quando il liquido si trasforma in gel e a mio avviso sono perfette per la pesca dopo almeno un altro giorno o due. Poi conviene congelare il tutto per mantenere quel livello di fermentazione e non farle degenerare. Esistono ovviamente prodotti già pronti in scatola o vaso , che in genere sono stabilizzati o conservati sotto vuoto e ci permettono di avere le esche sempre pronte senza troppi problemi.

 

-farina di tiger :

 

Dalla nocciola macinata si ottiene una farina corposa e granulosa ideale ovviamente per creare pasture da fondo o mix. Questo ingrediente è dotato di ottime qualità organolettiche e una meccanica leggermente slegante.  Per la pastura è sufficiente miscelarla in parti uguali con pane e latte in polvere per poi impastarla con il latte di tiger o meglio ancora con l’estratto. Per quello che riguarda il mix, si può dosare dal 10 al 30% in miscele birdfood leggere oppure sostituendo il mais nelle ricette di 50\50 classiche.

 

-burro di tiger nut :

 

un prodotto simile al burro di arachide, un concentrato di gusto in forma cremosa che si presta perfettamente a creare una caratterizzazione del 50\50 specifica e molto aromatica.

Questo prodotto può essere anche interessante per l’impasto del method e delle farine da inserire nelle compresse di PVA in quanto meno propenso a sciogliere la rete.

 

-tiger nut milk :

 

Spremendo la tiger nut si ottiene questo latte, un liquido molto dissetante con cui in Spagna si crea una bevanda famosa ed un insieme di cocktail sfiziosi. Può risultare interessante ammollare e bollire le tiger nut secche direttamente nel proprio latte, così da creare una versione potenziata in termini di gusto, magari riservando questo processo alle esche da innesco.

 

-tiger nut extract :

 

concentrando il latte di tiger si ottiene l’estratto (chiamato anche sciroppo) che è molto più denso, gustoso e dolce rispetto al latte. Questo è un vero e proprio liquid food ottenuto dalle noccioline che si può impiegare come additivo anche in alti dosaggi su birdfood mix, 50\50 e nutty per creare esche dal profilo aromatico e gustativo più pieno, oltre a poter impastare pasture da fondo realizzate con o senza farina specifica al loro interno. Molti carpisti sono soliti bagnare le pellet e anche altre particle con questo liquido appiccicoso che riesce a resistere all’ impatto con l’acqua e accompagnare la pastura fino al fondale, lasciando una scia lattiginosa che parte dalla superficie.

 

-tiger nut oil :

 

L’olio di tiger nut è l’ultimo dei prodotti della lavorazione della nocciolina che analizziamo, il suo impiego può essere interessante per l’apporto gustativo e di grassi, anche se il suo impiego non è molto sviluppato nella pesca. Nello specifico di un approccio estivo, il suo inserimento nella pastura da fondo permetterebbe di interessare le carpe che frequentano gli strati più superficiali essendo il suo peso specifico inferiore a quello dell' acqua .