Tutti i mangimi pronti per mammiferi, pesci ed uccelli si prestano ad essere utilizzati per preparare esche da carpe visto che hanno buone caratteristiche nutrizionali ed a volte sono eccellenti in termini di attrazione per il pesce. L’osservazione delle schede ingredienti e delle schede tecniche ci permette di selezionare privilegiando i prodotti che hanno come primi ingredienti della lista le farine di origine animale e  la soia.

La prima prova da fare per tutti i pellettati è verificare se affondano o galleggiano, questo dipende molto dal processo di pellettizzazione o estrusione che può essere svolto con soffiatura a caldo (in genere galleggiano) oppure sottoponendo a pressioni elevate sia a caldo che a freddo (in genere affondano). Le forme affondanti si possono utilizzare direttamente in pasturazione con innegabili vantaggi in termini economici e di comodità, mentre non vi è alcuna differenza per l’utilizzo nei mix dopo avere micronizzato il tutto.

In alcuni casi i mangimi sono eccezionalmente nutritivi ed interessanti e ci permettono di arrivare a soluzioni economiche di particolare interesse pratico, uso come esempio il caso delle crocchette  per i miei pastori tedeschi, a marchio Monge (made in Italy), che contengono il 50% circa di farine animali di cui il 36% di salmone, anche in forma idrolizzata e altri ingredienti tecnici (come proteine della soia, alga spirulina ecc.) al costo medio di 2,5 euro al kg.

Per capire se un qualsiasi alimento in pellet si presta ad essere inserito in un mix da carpe, si deve effettuare il test dell’uovo che consiste nel preparare 200 o più grammi di pellet finemente micronizzato e impastarne un po’ alla volta con un uovo medio fino a raggiungere la consistenza ideale necessaria all' estrusione e rullarlo come fosse un normale mix. Pesando la rimanenza di farina calcoleremo quanti grammi sono stati necessari per impastare un uovo.

1.  Se si sono utilizzati da 100 a 130 grammi di farina la miscela è perfetta e potrebbe essere utilizzata anche pura come fosse di per sé un mix pronto. Di conseguenza la possiamo inserire in un mix già fatto nella percentuale desiderata senza pregiudicare la meccanica.

2.  Se si sono utilizzati meno di 100 grammi di farina, la miscela “tira troppo” (gergo tecnico) perché composta per lo più da amidi e componenti vegetali e quindi risulta poco adatta a meno di usarla solo come base di lavoro per sostituire farine povere come semola e mais in dose massima fino a 50% oppure, se affonda, per pasturare al posto delle granaglie.

3. Se Si sono utilizzati più di 130 grammi di farina la miscela è probabilmente molto ricca di proteine animali (lo si può evincere dalla scheda tecnica) e quindi estremamente interessante per creare esche nutritive, ma deve essere inserita in un mix che ne sostenga la struttura con una buona base di amidacei ed in quantità non superiore al 50%.

 

-pastoncini per uccelli :

 

I mangimi per volatili rappresentano l’esempio lampante di come un alimento destinato ad una specie sia di fatto molto appetibile per un’altra infatti si utilizzano fin dagli albori per produrre miscele versatili e performanti chiamati appunto birdfood mix.

I pastoncini sono sostanzialmente dei mix molto ricchi in nutrienti sia animali che vegetali e vengono promossi sostanzialmente in due versioni, umidi o secchi.

Quelli umidi sono in genere più ricchi di gusto e devono questa loro umidità residua ad oli e sciroppi zuccherini che di fatto amplificano i sapori, risultando però al contempo piuttosto sleganti e poco adatti ad un’integrazione massiccia nel mix, limitandone la percentuale massima al 30%.

Quelli secchi sono invece perfetti di per se e in molte versioni superano brillantemente la prova dell’uovo permettendo di realizzare anche esche pure, senza alcun altro ingrediente aggiunto.

La lettura delle schede tecniche ci permette di scoprire quali ingredienti sono inseriti e questo ci porterà a preferire prodotti ricchi di proteine del latte, lieviti e proteolisati animali oltre che al pane, al biscotto e cereali tostati che completano il costrutto.

Purtroppo la vastità del mercato ornitologico non mi permette di valutare tutte le variabili e quindi mi limiterò alle più famose da un punto di vista storico e a quelli che ho utilizzato personalmente nei miei mix, senza nulla togliere ovviamente a prodotti certamente validi che però non conosco in maniera approfondita.

I Pastoni della Britannica Haiths sono sicuramente i più utilizzati dalle principali aziende Britanniche del settore e rappresentano sicuramente un’eccellenza produttiva legata alla storicità del mulino che opera nel settore del petfood dal 1937.

Il più famoso dei loro prodotti si chiama Robin red, un pastone pigmentante coperto da brevetto, riccamente speziato, nutriente e aromatico, creato negli anni ’50 come alimento pigmentante ed energizzante per canarini da competizione e canto. Questo pastone venne impiegato nelle esche da carpa da Ian Booker, un carpista degli anni '70 contemporaneo e amico di Fred Wilton e Bob morris. Vista la clamorosa efficacia sul campo (sia utilizzato nelle paste bait che nelle boilies in seguito) l'ingrediente venne tenuto gelosamente segreto da questi pionieri e dai loro amici fino a quando Rod Hutchinson lo fece conoscere alla massa negli anni '80 attraverso la sua azienda di prodotti per l'esca, la famosa Catchum che si riforniva di pastoncini proprio da Haith's.

Da quel momento in poi tutte le aziende specializzate del settore hanno inserito questo ingrediente in qualche mix della loro gamma.

Pochi prodotti superano la prova del tempo, ma il robin red è sempre attuale nonostante siano passati più di quarant’anni.

Ma cos'è il robin red?

Sebbene la ricetta sia segreta, negli anni sono trapelati alcuni ingredienti e si è capito su cosa si fonda la sua efficacia in termini attrattivi:

Paprika forte, zucchero di canna, proteine della soia, olio di fegato di merluzzo, olio d'oliva ,caffè, pimento, pepe di cayenna, pepe nero, eugenolo, fieno greco, cardamomo noce moscata, curry e cantaxina sono alcuni degli ingredienti che concorrono al successo della miscela.

I Capsaicinoidi, i carotenoidi (betacarotene , licopene,cantaxina), la piridossina, l'alkylmethoxypyrazina, la cavicina, la caffeina, la trigonellina e molte altre sostanze chimiche e principi attivi contenuti negli ingredienti citati, concorrono a rendere questo pastoncino stimolante per il sistema digestivo ed attraente per il sistema chemiorecettivo del pesce.

E che dire del forte gusto che pochi grammi di robin red riescono a donare all'esca finita?

E' fuori di dubbio che la componente gustativa e olfattiva sia particolarmente gradita alla carpa rendendo di fatto l' ingrediente adatto sia a mix complessi e nutrienti che semplici 50\50 basati esclusivamente sul gusto, ma l’abbinamento in assoluto più riuscito è quello che combina la sinergia del pastone con le farine di pesce, facendo prediligere il suo utilizzo nella realizzazione dei fishmix e dei birdfish.

Il robin red si dosa a partire dal 3% fino a salire al 20% nelle caratterizzazioni più spinte.

E’ l’unico pastoncino commercializzato anche in forma liquida dalla stessa azienda che garantisce uniformità di ingredienti e gusto rispetto alla versione in polvere, permettendoci delle particolari e perfette integrazioni per creare delle Robin red bait molto catturanti nel periodo estivo. Basterà addizionare 20-50 ml. per kg. di mix 50\50 o birdfood, per ottenere un risultato molto veloce ad entrare in pesca, soprattutto con aromatizzazioni dolci e cremose, fra cui spiccano lo scopex  ed il cioccolato.

Il pastoncino nectarblen è un altro best seller della stessa azienda, utilizzato praticamente in tutte le miscele birdfood dolci degli anni ’90, spesso in abbinata con il PTX un pastone più morbido e gustoso.

Si tratta del classico pastoncino per canarini a base di biscotto all’uovo, proteine del latte, soia ed altri cereali fortemente tostati, molto gustoso, legante e dosabile fino al 50% del totale.

Un altro nome molto famoso e presente in diverse miscele Nutrabaits (che lo commercializzava anche come ingrediente n.d.r.) è il CLO, acronimo di cod liver oil, una miscela simile al nectarblend, ma più fine come granulometria ed arricchito appunto di olio di fegato di merluzzo a conferire il caratteristico profumo ed una maggior capacità nutritiva. Si dosa come il nectarblend.

Un altro pastoncino molto usato dalle aziende del settore che ho utilizzato tantissimo in buona compagnia del mio amico Sandro Minotto e di molti altri appassionati dei primi anni ’90 è il Quikò classic egg food, un altro prodotto a base di biscotto all’uovo, con piccoli semi di niger, perfettamente sovrapponibile come utilizzo al nectarblend di cui risulta più dolce e gustoso.

Altro prodotto Olandese di buon livello è il Cedè canary egg biscuit che come dice il nome, rientra nella medesima categoria di quelli appena nominati con i quali condivide l’utilizzo, i dosaggi e le prerogative.

Il prodotto Italiano che ho utilizzato maggiormente, sempre di questa categoria che possiamo definire “egg food” è il Biskò prodotto dalla Ravasi di Brivio, un’azienda che si trova a pochi chilometri dal famoso lago di Pusiano e che ho avuto la fortuna di visitare sulla fine degli anni ’90.

Il Biskò è sempre stato uno dei miei favoriti in quanto la granulometria fine, intervallata da bei pezzi di biscotto solubile, si sposa perfettamente con lo scopo per cui noi lo utilizziamo. Ricordo perfettamente  di aver pescato e catturato moltissime carpe con un mix al 70% di biskò addizionato di farina di fegato al 20% e latte scremato al 10% con cui realizzavo esche molto produttive e pratiche da farsi, in un periodo storico in cui non collaboravo ancora con aziende del settore e nel quale faticavo a procurarmi ingredienti specifici come soia tostata e semolino in grandi quantità. Il Biskò è praticamente un mix birdfood già fatto e può essere inserito a partire dal 20% senza un dosaggio massimo relativo.

Quando iniziai a progettare e produrre mix per l’azienda Big Fish mi misi alla ricerca di ingredienti sempre più tecnici e prestazionali ed anche con i pastoncini arrivai a delle miscele di nuova concezione, definite probiotiche, grazie alla collaborazione con un grande esperto del settore che seguiva la mangimistica ornitologica per il grande gruppo industriale Progeo.

Questa nuova categoria di pastoni si caratterizzava per la nutritività elevatissima data da preziose proteine animali come caseine, idrolizzati di carne e pesce e lieviti, unita alla cura maniacale nel dosaggio dei microelementi vitaminici e probiotici.

Su questi prodotti tecnologicamente avanzati impostammo delle strepitose miscele birdfish molto caratteristiche e decisamente avanzate.

Purtroppo la disponibilità di quei prodotti venne meno ma la fortuna volle che il loro ideatore portasse avanti lo sviluppo specifico con Happy bird, una nuova azienda ormai consolidata sul mercato che propone a mio avviso i migliori pastoncini ornitologici che si prestano magnificamente all’ uso specialistico che interessa a noi.

I prodotti della linea UNIKO sono tutti miscele incredibilmente complete che rollano perfettamente quasi fossero dei prodotti specifici per fare boilie, fra tutti l’UNIKO 24 dedicato ad un birdfish molto famoso in ambito forumistico qui in Italia, chiamato Zanchin special perché presentato sulla carta stampata dall’ omonimo articolista. Questi prodotti si dosano tutti senza limite massimo in funzione delle esigenze.

White soft e classic white sono due all round molto delicati e micronizzati, ideali per creare semplici birdfood mix o varianti birdfood di mix nutty e caratterizzazioni analoghe a quelle proposte su base 50\50 ma utilizzando dei birdfood mix. Si dosano a partire dal 20% fino al 50% della miscela.

Una vera eccellenza di questa dinamica azienda Italiana è la pappa omogeneizzata da imbecco per diamanti di gould, un pastone super tecnico e nutriente su cui ho impostato diversi mix HNV a base di molluschi e crostacei per la compatibilità di ingredienti che mi permetteva di avere una valida base per la miscela senza dover combinare ingredienti di base. L’eccezionale digeribilità di questo prodotto lo rende ideale per creare mix per acque fredde nei quali si vuole mantenere un levato potenziale nutritivo. Questo pastone rolla perfettamente ed è possibile quindi usarlo anche puro ottenendo delle ottime boilie da pastura e pesca.

Nella versione da innesco e pastura invernali utilizzai una base di 500 grammi di pappa omogeneizzata per diamanti di Gould miscelata con 200 grammi di predigested fishmeal, 100 grammi di germe di grano, 70 grammi di proteine del siero idrolizzate e 30 grammi di GLM, rollando il tutto con uovo QB e salsa di pesce Squid Brand e aromatizzando con aroma tutti frutti. Ne risultano delle esche estremamente digeribili, molto attrattive e catturanti, con cui pasturare in maniera mirata anche in pieno inverno.

 

-mangime per polli :

 

il mangime per polli è composto di piccoli pellet spezzettati estrusi, composti principalmente di cereali tostai e soia . Nelle versioni per galline ovaiole risulta particolarmente ricco in nutrienti (rispetto a quello per polli da carne n.d.r.) e proteine.

In genere affonda lentamente e rappresenta quindi una buona pasturazione di fondo leggera, economica e pronta con cui fare volume ed attrarre i branchi di carpe e anche le Amur verso i nostri inneschi. Micronizzandolo si ottiene un ottimo base mix con cui realizzare dei 50\50 aggiungendo solo il latte, senza bisogno di dover acquistare le singole farine vegetali. Inoltre si tratta di un precotto che quindi risulta particolarmente digeribile e perfettamente adatto alla cottura veloce delle boilie.

 

-mangimi per cani e gatti :

 

sono in genere prodotti molto curati da un punto di vista nutritivo e gustativo in modo da stimolare l’alimentazione e favorire la qualità della vita degli animali da compagnia più diffusi. Da un punto di vista pratico (non biologico) la carpa e il cane hanno affinità interessanti in quanto entrambi onnivori specializzati nella digestione delle proteine e grassi e dotati di un sistema olfattivo molto fine e sensibile. Per mia esperienza personale posso affermare che ciò che stimola l’appetito di quei cani difficili in termini alimentari, sarà certamente efficace anche per creare esche attrattive per la carpa.

Durante la mia attività di sviluppo dedicata a miscele commerciali per la pesca, ho contattato ed interagito con molte industrie specializzate nel pet food canino e felino dalle quali attingere ingredienti e prodotti semilavorati da rielaborare nella maniera più consona ai nostri scopi, lavorando a volte su veri e propri pet food mix composti quasi al 100% di crocchette macinate. Mi viene in mente il caso di Acana, azienda leader Canadese con cui ebbi una serrata corrispondenza e che utilizzai per realizzare un mix specifico con cui diversi membri del team test dell’azienda  pescarono inconsapevolmente (blind test) catturando pesci trofeo in numerosi hot spot Italiani e esteri. Di Acana utilizzammo la crocchetta Pacifica, un prodotto ricchissimo di farine di pesce, di gustativi e microelementi, dotata di un’elevata componente nutritiva proteica tale da renderla di per sé un mix già equilibrato in termini di gusto e attrazione. Queste crocchette venivano rimacinate in mulino finemente addizionandole di  2 kg. Di semolino ogni 10 kg. di pellet, risultando a quel punto perfettamente rollabili e trasformabili in perfette boilie da pastura e pesca.

Esistono moltissime varianti di gusto sul mercato con prezzi variabili fra 3 e 10 euro al kg. ed è opportuno capire come scegliere in modo da avere il miglior rapporto qualità prezzo. Diciamo che i due dati più significativi sono la composizione che deve avere carne e derivati animali fra i primi ingredienti della lista (gli ingredienti sono indicati a partire dalla quantità maggiore ) e una percentuale proteica superiore al 20%, mentre la scelta di un sapore rispetto ad un altro è strettamente personale.

Possedendo dei grossi cani da lavoro, sono sempre stato facilitato nella scelta dei prodotti migliori grazie alla conoscenza diretta del settore e fra tutte le crocchette che ho provato devo dire che le migliori in assoluto sono le crocchette Inglesi Simpson premium salmoen e patata che contiene il 45% di salmone di ottima qualità  e le italianissime Monge sempre al salmone, che si attestano entrambe in una fascia di prezzo fra 3 e 4 euro, permettendoci con delle piccole correzioni di ottenere esche birdfish molto stimolanti e aromatiche spendendo circa 4-5 euro al kg.

Il mix pet food mix si basa sull’ utilizzo di 60% di crocchetta macinata  addizionato con 15% soia tostata, 15% pastoncino secco e 10% latte scremato in polvere, il tutto micronizzato insieme nel mulino in modo da favorire il perfetto amalgama e evitare che le crocchette si incollino allo strumento.

Una menzione particolare nel panorama delle esche ricavate dal cibo per cani va riconosciuta al Frolic, una sorta di ciambellina affondante di dimensioni adatte ad essere innescata direttamente sul rig e pasturata senza alcuna trasformazione, molto famosa ed utilizzata per la pesca alla carpa.

Queste crocchette sono utilizzate nell’ ambito cinofilo come premio per l’obbedienza in quanto poco nutrienti (i primi ingredienti della lista sono cereali) ma straordinariamente appetibili e sfiziose grazie all’impiego di appetanti organici molto stimolanti, come brodo di carne e estratti di organi interni.

Le Frolic sono praticamente le esche ready made della famiglia delle crocchette, per questo motivo il mio suggerimento di utilizzo è esclusivamente legato alla pesca diretta, senza trasformarle in boilie.

Per le crocchette destinate a felini o altri carnivori da compagnia come i furetti, valgono le stesse osservazioni fatte per le canine, tenendo presente che questo tipo di mangime è in genere più proteico ed aromatico ma anche decisamente più costoso, il che significa che bisogna valutare bene il rapporto fra costi e benefici.

Anche i mammiferi da reddito vengono nutriti con ottimi pellettati composti da farine proteiche vegetali in forma precotta molto assimilabile e interessante per i nostri scopi.

 

-mangimi per Bovini, suini e equini :

 

rappresentano un mercato a cui attingere per ricavare pellet da pastura (quando affondanti) oppure da macinare per ottenere farine di base adatte come ingredienti di volume  per mix tipo birdfood.

La regola da seguire è sempre quella della prova di galleggiabilità e lettura delle componenti analitiche e nutritive, con preciso riferimento alle proteine che in questo caso devono superare almeno il 18% per destare il nostro interesse.

Per quello che riguarda i bovini, gli unici mangimi che ci possono interessare sono quelli destinati a bovini per produzione intensiva di latte che arrivano anche la 30% di proteine ottenute principalmente da isolati di soia e in alcuni casi da scarti caseari. Questo tipo di prodotti si prestano ad essere inseriti nel mix in percentuali fino al 50% in supporto di ingredienti più nutritivi come derivati di pesce, carne o lievito.

Nella mangimistica per suini, conviene ricercare gli ingredienti fra quelli destinati alle scrofe che allattano e che hanno quindi esigenze proteico-lipidiche elevate e quelli per l’ingrasso dei suinetti. Per l’utilizzo valgono le stesse osservazioni fatte per i mangimi per bovini.

Ultima categoria interessante da analizzare, sono i prodotti destinati agli equini, una categoria di animali sia da reddito che da compagnia e sport, per i quali la mangimistica spazia dai bocconi premio, ai mangimi e integratori tecnici per i veri campioni delle discipline di salto e galoppo.

Nella categoria dei premi appetitosi troviamo tutta una serie di pellet di generose dimensioni, in genere affondanti, composti di cereali tostati, farina di futta, aromi e pallatant che si prestano perfettamente per la pasturazione diretta  a costi decisamente contenuti e che spesso vengono commercializzati da aziende del settore pesca re-imbustati.

I mangimi in genere sono poco interessanti per essere trasformati in mix e boilie in quanto composti prevalentemente da foraggio e crusche mentre gli integratori di amminoacidi, minerali e  vitamine risultano essere particolarmente adatti nella forma in polvere ad integrare le nostre miscele per alzarne l’attrazione e nella forma liquida come liquid food o ammolli di potenziamento per inneschi.

 

-mangimi per i pesci :

 

Anche i pesci vengono intensivamente allevati dall’ uomo per fini alimentari, ornamentali e di compagnia .

E’ facile intuire che ciò che viene creato per nutrire pesci in cattività si può decisamente prestare anche all’ alimentazione della carpa in natura e quindi essere usato come pasturazione e ingrediente per creare esche dedicate. In realtà in allenamento intensivo non vi è alcun bisogno di stimolare l’alimentazione verso uno specifico nutriente o mangime in quanto i pesci avranno a disposizione solo quello per nutrirsi e dato il sovra affollamento dei vivai, se ne ciberanno esclusivamente spinti dalla fame. Per questo motivo molti pellet industriali non si possono considerare molto attiranti ma comunque possono destare il nostro interesse come fonte economica di pasturazioni di volume ( quando affondano ).

I mangimi più grassi e oleosi sono in genere destinati ai pesci carnivori come le trote, che hanno metabolismo molto differente rispetto alla carpa, animale che mal digerisce queste grosse quantità di olio, ma che però ne viene attratta, rendendoli adatti ad un uso specifico da attuare con retine di PVA oppure come integrazione di pasture e method da fondo, a patto di non esagerare con le quantità rischiando di saziare le nostre amiche.

I mangimi destinati alla carpa da reddito, sono invece equilibrati e digeribili e possono essere usati sia come pasturazione, sia macinati per creare miscele fishmix economiche e leggere, dosando la farina dal 10 al 40% del costrutto finale.

Anche l’alimento per storione è adatto a questo scopo e presenta delle dimensioni perfette anche per l'innesco diretto che si effettua forando con una piccola punta i cilindretti e innescandoli sull' hair rig classico.

Alcuni mangimi destinati a pesci tropicali da presentano della peculiarità interessanti, tipo essere composti con grandi quantità di Krill oceanico. Questi piccoli pellet possono essere efficacemente usati per impastare method o inseriti nel PVA per supportare esche tecniche che contengano l’ingrediente in questione.

Una menzione particolare meritano le pellet dedicate alle carpe Koi, animali preziosi su cui si investono cifre ingenti e per i quali lo studio dei mangimi è particolarmente approfondito e curato sia dal punto di vista nutritivo che attrattivo.

Alcuni pellet per le ornamentali sono praticamente dei mix già fatti che necessitano solo di essere macinati impastati con uovo e additivi per divenire ottime boilie, in questo caso sarà sempre il test dell’uovo descritto a inizio capitolo a farci capire come utilizzarli ed in che percentuale. Meritano particolari attenzione quelli a base di micro alghe, di germe di grano e Krill che risultano essere i più curati in termini di digeribilità e gusto.