Mi trovo a scrivere ora di un ingrediente naturale molto importante che non è mai mancato anche in dosaggi importanti su tutte le mie boilies da pastura.

Si tratta di un prodotto di origine animale che mi sento di inserire alla fine del capitolo sulle sostanze vegetali subito dopo l’acero, per motivi di contingenza fra i due ingredienti.

Questo laborioso prodotto dell’ape mellifera rappresenta molto di più di una fonte di zuccheri ed energia in quanto la miscela include molti micronutrienti estremamente appetibili per un pesce come la carpa. Lo trovo infatti molto attrattivo e stimolante sul medio e lungo periodo quando cioè il pesce se ne può cibare con continuità  arrivando a conoscere tutte le sfumature chimiche e gustative che sprigionano da questo nutriente.

Il processo con cui viene prodotto rappresenta un miracolo di perfezione naturale ed è giusto dire che nel miele vi sono tutte le essenze del bosco, del prato e dei fiori in genere che caratterizzano le decine di varianti disponibili sul mercato.

Per i nostri scopi ho sempre usato il miele “millefiori”, una forma molto liquida e la più conveniente in termini economici, fattore importante perché il quantitativo utilizzato, in genere 1 kg. ogni 10 di mix, mi imponeva anche un certo riguardo nei confronti del budget finale.

Non nego di aver spesso voluto provare l’utilizzo del miele come aroma naturale sfruttando le tipologie più forti come odore e sapore come il tarassaco e il rosmarino, oppure quelle additivate di olio essenziale di eucalipto. Queste forme più costose potrebbero essere lo spunto per caratterizzazioni sempre differenti di mix 50\50, di nutty, di birdfood, oppure di HP (honey peanut ).

Nella mia carriera di bait maker professionale ho campionato molteplici semilavorati e sottoprodotti del miele e sono rimasto talmente affascinato da aver sviluppato diverse miscele che lo vedessero come ingrediente primario di gusto.

L’efficacia del miele è fuori discussione e si ritrovano cenni del suo utilizzo anche in Wilton e altri famosi pionieri della nostra tecnica ma nelle mie prove  una miscela in particolare si è rivelata eccezionale abbinandolo con l’arachide, per creare un mix poi divenuto commerciale chiamato HP, di cui parlerò nell'omonimo capitolo.

 

-miele :

 

Il miele è commercializzato in consistenze che vanno dall’ acquoso fino ai cristalli e per integrarlo con le uova le forme più liquide sono le più facili da gestire. Nel caso di miele molto cristallizzato è sufficiente scaldarlo a bagno-maria o più comodamente nel microonde per pochi secondi. Questo processo verso il quale molti storceranno il naso denatura alcune sostanze del miele che sono termosensibili. Ricordiamoci però che noi andremo a cuocere le nostre boilie e che questa inattivazione è comunque inevitabile. il miele liquido si dosa da 20 ml. a salire senza ovviamente limite massimo se non quello dettato da quanto riusciamo a farne stare nella miscela.

Nella sua forma liquida ed appiccicosa il miele è un’ottima base per creare ammolli nutritivi che resistono sulla superficie della boilie per diversi minuti dall’ immersione. Questi gel molto utilizzati da chi pesca nelle cave a pagamento e comunque interessanti per l’impastatura dei method o pasture da richiamo da usarsi in prossimità dell’esca, si realizzano miscelando il miele con idrolizzati e predigeriti in polvere in genere di origine animale. Fra le combinazioni che preferisco e che mi sento di consigliare, miele\idrofegato, miele\idroemoglobina, miele\predigestedfishmeal ed infine  miele\krillpowder

Per ottenere un dosaggio importante di ingrediente, si ricorre alla forma in polvere del miele che può essere inserita direttamente nel secco, ovviando a molte problematiche. Il miele rappresenta anche un blando conservante per le farine che risulteranno più resistenti all’ irrancidimento. Il miele in polvere si dosa fra il 5% ed il 20% max., oltre questa dose il mix risulta difficile da impastare.

 

-polline :

 

Il polline in granuli o polvere è la materia prima da cui le api ottengono il miele, una sostanza nutriente e molto aromatica utile per rinforzare l’aroma del mix in supporto al miele  in dosaggi dal 10% al 20%.

 

-propoli :

 

la propoli è una resina che le api producono impastando la linfa di alcuni alberi con la loro saliva ed altre sostanze. È un prodotto fortemente aromatico e dal gusto molto marcato che si utilizza per aumentare la componente attrattiva del mix o della boilie. Come attrattore è da preferire la soluzione liquida (idro alcolica), una sorta di aroma naturale mentre come integrazione al gusto inseriremo la polvere di propoli. In forma liquida si dosa come un aroma dai 5 ml. ai 10 ml. per kg. e non vi è un dosaggio massimo di sicurezza, mentre in polvere dai 5 ai 10 grammi, sempre per kg.

 

-liquore di miele :

 

esistono differenti tipi di liquore e grappe più o meno aromatizzate al miele. I prodotti con impronta olfattiva più forte sono adatti come aromi naturali alcolici e come tutti i liquori, si dosano a partire dai 10 ml. per kg.

 

-idromele :

 

un “vino” di miele molto consumato nell’ antica Roma. Una sorta di liquid food fermentato al miele molto aromatico ed attrattivo, da dosarsi partendo dai 20 ml. per kg. a salire.

 

-aceto di miele :

 

Con l'idromele si produce un aceto che rappresenta la miglior alternativa aromatizzante. Intenso , aromatico ed attrattivo, si dosa dai 5ml. ai 20 ml. per kg.

 

-aroma miele :

 

sul mercato esistono numerosi aromi natural-identici alcuni commercializzati da aziende specializzate in prodotti specifici per il carp fishing. Per il dosaggio attenersi ai consigli dell’azienda produttrice.

-olio essenziale miele :

 

un’oleo resina fortemente aromatica da dosare da 3 a 10 gocce per kg.