Negli anni ’70 una delle esche più catturanti utilizzate prima dell’avvento delle boilies erano le arachidi, un legume dalle eccezionali qualità nutritive e di gusto. A causa di una tossina che può infestare questi piccoli tuberi se mal conservati, si verificò una moria di carpe nelle fisheries tanto da far bandire questo tipo di esca da molte acque private. Questo problema ha fatto cadere in disuso un’esca di elevata qualità e resa che potrebbe essere interessante rivalutare, visto che oggi la qualità per uso umano è certificata e controllata per l’assenza di aflatossine.

Le spagnolette sono dei legumi ricchissimi di proteine, grassi e zuccheri dotati di un gusto eccezionalmente appetito dalle carpe che presentano la stessa problematica della soia,  vanno cotte per essere perfettamente digeribile ed assimilabili. La tostatura è fondamentale per ottenere il gusto vincente e per ricavare la farina.

In commercio si trovano i semi interi sgusciati crudi per uso umano e per l’alimentazione degli uccelli oppure tostati e trasformati  come snack e frutta secca. Poi esistono un insieme di semilavorati molto interessanti di uso comune in America reperibili con una certa facilità anche da noi.

 

-seme intero :

 

per utilizzare le arachidi come esca ci serve il seme crudo che si cucina bollendolo in maniera simile al mais. Le spagnolette si possono cuocere direttamente con il guscio e si trovano peraltro anche già cotte in vasetto ancora nel loro tegumento (credo siano uno snack americano) però è molto più semplice utilizzare noccioline crude già sgusciate. Non necessitano di ammollo iniziale e si possono mettere direttamente in acqua per poi bollire 15-20 minuti. A questo punto sono già utilizzabili anche se è comunque interessante fermentarle per 24 ore. Ricordo alla fine degli anni ’90, quando riuscimmo a procurarci delle quantità interessanti importando sacchi da 50 kg. dal Belgio, delle pescate estive memorabili con le carpe che sembravano drogate dall’ esca e che non si interessavano più alle boilies. Rammento anche come l’effetto durasse 15-20 giorni per poi diminuire drasticamente. Questa memoria mi porta a formulare l’ipotesi che sia un’esca molto efficace sul breve, pasturando il piano d’acqua con intensità per 1-2 settimane, per poi pescare in maniera intensiva per alcune battute e quindi interrompere per non saturare il pesce. Il motivo è probabilmente legato al potere nutritivo molto elevato, anche a livello calorico, comunque sbilanciato in quanto si tratta di un vegetale.

Risulta così interessante utilizzare le arachidi per una pasturazione integrativa insieme alle boilie senza farle diventare componente esclusiva della pastura. Da questo punto di vista si possono usare le arachidi già tostate che sono più facili da trovare e che basta ammollare qualche ora prima di gettarle in acqua. Attenzione però che il seme tostato è più leggero del seme bollito e si rischia, in corrette, che la pastura se ne vada a valle.

Il seme tostato e salato è la mia scelta preferita per la realizzazione il peanut mix in quanto ritengo che la forte tostatura dedicata al consumo umano e la presenza del sale renda irresistibile il gusto finale del costrutto. L’unico inconveniente è dato dal fatto che vanno macinate con altre farine del mix  altrimenti si impasta tutto il mulino.

La ricetta che ho usato per molti anni in estate era composta di 30% semolino 30% farina di ceci precotta 20% latte scremato 15% arachidi tostate e 5% miele in polvere, rollata con CSL, olio essenziale nutmeg e aroma scopex.

 

-granella di arachide :

 

un ingrediente semplice da trovare, usato in pasticceria, tostato e molto gustoso. Diciamo che questo semilavorato intermedio può essere utilizzato per ricavare la farina da inserire nel mix se non si riescono a trovare le arachidi intere.

 

-farina di arachidi tostate :

 

La scelta più comoda per comporre il mix, una farina grassa e aromatica da dosare dal 10 al 20 % ponendo attenzione al fatto di inserirla in miscele ben strutturate in quanto meccanicamente slegante. Ottimo ingrediente per il method estivo da impastare col burro di arachide, formulando con fiocco di mais, pane, amido di mais e farina di arachide. Attenzione se si acquista l’ingrediente nei negozi di pesca perché ci sono farine molto economiche realizzate dallo scarto delle arachidi che rimane dopo l’estrazione dell’olio che ovviamente non contengono la parte grassa che rappresenta il fondamento dell’attrazione e del gusto finali.

 

-burro di arachide :

 

un super-food superbo di gusto, nutriente e bilanciato, in poche parole un ingrediente eccezionale. Inserito nella parte liquida oppure direttamente nel mix prima delle uova, in modo da impregnare di gusto tutte le farine. Mi ricordo anche di alcune caratterizzazioni di eccezionale resa impiegandolo in fish mix o birdfish, nell’ordine dei 50- 150 grammi per kg., per realizzare esche potentissime da usarsi con acqua temperata.

Esiste pure una forma in polvere a dire il vero piuttosto costosa, che permette l’inserimento direttamente nella parte secca di quantitativi più elevati, spingendosi fino al 20% aumentando così la componente nutritiva e gustativa per creare un mix eccezionale in acque calde.

 

-salsa satay :

 

una variazione sul gusto del burro di arachidi che è normalmente molto dolce e cremoso è rappresentato da questa salsa usata nella cucina Thai, di sapore ricco e speziato più pungente rispetto al burro d’arachidi in quanto  fermentata. Mantiene a mio avviso funzionalità e efficacia simile al normale burro di noccioline che si trova comodamente nei nostri supermarket e si dosa quindi in maniera analoga a quanto scritto sopra.

 

-estratto aromatico concentrato :

 

Nel mio percorso di sviluppatore aziendale, sono arrivato spesso a provare prodotti che mi hanno subito convinto e che si sono rivelati estremamente efficaci in pesca. Ricordo ancora il periodo che testammo alcuni semilavorati dell’arachide, dedicati allo sviluppo di una miscela nutty per big Fish, fra cui una tanica da 5 litri di estratto aromatico di arachide arrivato direttamente dall’ America. Ricordo che lo  divisi con Sandro Minotto e che ne restammo tutti e due affascinati fin dalle prime prove tecniche. Inserito sia nelle miscele nutty che in semplici birdfood e fishmix da pastura, si rivelò un formidabile attrattore in grado di alzare sostanzialmente la resa delle esche. Purtroppo si rivelò impossibile riuscire ad importarlo a causa dei costi elevati e dei quantitativi spropositati da ordinare (nell’ordine dei 1000 litri alla volta). Ho sempre rimpianto quell’ ingrediente che sono riuscito a ritrovare anni più tardi, grazie alla possibilità di acquisto di quantità più accettabili tramite Amazon. Questo liquido nutritivo al fortissimo gusto di arachide si utilizza in maniera simile al CSL e altri liquid food, inserendolo nella parte liquida dell’impasto in dosaggi che partono dai 10ml. fino ad arrivare anche a dieci volte tanto. Un dosaggio di 100 ml. per kg. di mix al pesce è in grado di far assumere alla boilie il gusto delle noccioline, creando una bomba di gusto e attrazione in grado di velocizzare le miscele con molta farine animali, che sono di solito molto lente ad entrare in pesca. Inutile dire che l’utilizzo di questi extract concentrati nei birdood o nei nutty mix, in aggiunta alla farina e al burro di arachide, può spostare la soglia di gusto decisamente oltre i livelli a cui siamo abituati, tanto da far pensare di poter creare anche esche ready di qualità eccezionale.

 

-peanut butter flavour :

 

Sempre in America si trovano aromi naturali e natural-identici, i primi ottenuti concentrando la frazione aromatica dell’estratto creando quindi un ingrediente tecnico usato solitamente per prodotti da forno e biscotti. Come tutte le componenti aromatiche i dosaggi sono espressi in millilitri adattando da 1 a 10 per kg. di mix, in funzione del risultato da raggiungere. La frazione aromatica solubile di questo prodotto è molto attirante per il pesce e si potrebbe prestare alla produzione di una boilie gusto arachide. Mi preme sottolineare che questa visione non è limitante e nulla vieta di aromatizzare un nutty mix molto ricco di sapore con un aroma fruttato tipo fragola o addirittura con uno squid. Di fatto è solo la prova in pesca che può decretare il successo di una combinazione di gusto rispetto ad un’altra e questo a prescindere da quanto bizzarro possa essere l’accostamento.

Nella mia visione classica e a fronte di molte prove fatte, le aromatizzazioni cremose ricche di acidi organici fermentativi (Scopex e sour cream ) e gli oli essenziali speziati e pungenti (nutmeg, pepe nero) sono le mie preferite su peanut mix.

 

-olio essenziale :

 

 Infine vi è anche l’olio essenziale, da dosare a gocce per kg. che ci permette di creare un forte sapore di arachide del tutto naturale e persistente.