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Banana fermentata

In questo spazio blog, abbiamo spesso nominato le virtù attrattive dei cibi fermentati che divengono eccezionali esche da carpe proprio grazie alle particolari sostanze chimiche sprigionate da questo processo naturale.

Anche l'acido acetico, un acido organico prodotto dalla fermentazione acetica, è risultato più volte essere un eccellente liquid food low cost che può sostituire i preziosi aromi di sintesi, venduti dalle aziende più blasonate.

Nell'articolo di oggi trattiamo di un particolare processo di fermentazione che si può fare con tutta la frutta matura e zuccherina, ma che io voglio presentarvi con quello che, secondo me, è il frutto ideale: la banana!

Questo dolcissimo frutto tropicale presenta una particolarità unica, in quanto modifica autonomamente la tipologia degli zuccheri che la caratterizzano a seconda del punto di maturazione.

da cruda è ricca di amido, mentre man mano che matura, trasforma in zuccheri semplici e poi in alcol e esteri della fermentazione.

Il progetto di oggi ci permette di realizzare uno straordinario liquid food fermentato, che poi abbineremo ad una strategia di pasturazione e di pesca micidiali per insidiare le grosse amur che sono particolarmente sensibili a questo tipo di stimolo chimico.

Ovviamente il liquid food in se è adatto a creare anche ottime boilie da caccia per le carpe.

Pochi sanno che dalla banana si ricava un vino molto famoso nei paesi d'origine del frutto e che da questa bevanda leggermente alcolica si ottiene anche un aceto molto aromatico ed attrattivo.

In rete si trovano diversi tutorial per ottenere questa bevanda, ve ne propongo uno video, cliccando su questo link: vino di banane

A noi non serve questo processo in particolare, ma ritenevo interessante porre la vostra attenzione anche su questo procedimento.

Per i nostri interessi ci dobbiamo procurare 2-3 banane lasciate arrivare a fine maturazione, quando cioè la buccia si copre di macchie marroni e l'odore inizia a diventare leggermente alcolico.

Il secondo ingrediente della ricetta è l'aceto BIO con madre attiva, che possiamo trovare comodamente in super mercato. Questo tipo di prodotto non è stato filtrato e pastorizzato e quindi, al suo interno, c'è ancora la madre acetica, l'insieme di batteri acidi che trasformano il vino o il succo di frutta in aceto.

per lo scopo prefisso è indifferente che si tratti di aceto d'uva o di frutta, anche se il più facile da trovare è quello di mele che si presta perfettamente allo scopo.

In pratica andremo a tagliare le banane a rondelle, senza sbucciarle e le metteremo quindi in un vasetto , ricoperte di aceto.

in linea di massima con 2 banane medie, servono 500 ml. di aceto.

Lasciamo quindi riposare al caldo, ma non alla luce del sole, per almeno 24 ore, poi frulleremo il tutto, regolando a piacere la densità del prodotto finale, eventualmente aggiungendo ancora aceto.

Dopo altre 48 ore il nostro liquid food è pronto per l'uso e può essere mantenuto in vasetto al fresco per altri 2-3 giorni senza particolari problemi.

se invece desideriamo conservarlo per tempi più lunghi, conviene sterilizzare il tutto pastorizzando a bagno maria, per 8-10 minuti da quando l'acqua bolle.

In questo modo il processo si blocca , i batteri acetici muoiono e il nostro liquid food è conservabile, in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce, per tempi ben più lunghi.

Per la strategia rivolta all'amur, impasteremo il liquid food puro con il fioccato di mais e pezzi di banana matura, realizzando delle belle palle compatte delle dimensioni di un'arancia, con cui imposteremo la pasturazione di pesca.

su questo spettacolare letto attrattivo, si pescherà pop up con delle semplici boilie pop up chiare, realizzate con la ricetta presentata sempre sul blog che potete leggere cliccando qui: 

ricetta pop up , in questo caso impasteremo con l'aceto puro.

Oppure si potrà innescare direttamente la banana, tagliando una rondella da un frutto non troppo maturo e quindi molto compatto, mantenendo la buccia che offre ottima resistenza all'hair rig. ideale risulta il tagliare la punta a 2 centimetri dall'estremità con la buccia, perchè avremo una tenuta superba.

Ricordiamo sempre che l'amur prende con le labbra senza aspirare, e quindi abbiamo necessità di lasciare l'amo abbastanza vicino all'innesco. In genere le mangiate sulla banana sono molto decise perchè il frutto piace molto.

Personalmente suggerisco l'uso di terminale crazy D rig che potete visionare a questo link: crazy D rig 

Questa strategia poco utilizzata potrebbe essere la carta vincente da giocarsi in quegli hot spot molto battuti dove sono presenti delle belle carpe erbivore ormai smaliziate verso il mais o le pasture più comuni.

Vi lascio in gallery le foto dei prodotti.