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Nero di seppia (squid ink)

"Tomesella! Ma come ca**o te le inventi???"

A volte me lo sono sentito dire e dopo aver raccolto nel mio libro The Bait Guru centinaia di ingredienti "non convenzionali"ritengo che sia divertente e anche interessante spiegare com'è nato l'interesse per alcuni prodotti che poi si sono rivelati efficaci in maniera devastante!

Nel caso del nero di seppia, l'inchiostro che il cefalopode produce in una specifica vescicola e che espelle a "razzo" quando deve darsi alla fuga, la mia conoscenza ed il mio interesse dipendono dall'essere veneto e prossimo alla laguna di Venezia.

Le "seppie in nero con polenta" sono un piatto tipico veneziano che apprezzo fin da bambino.

Chi si è cimentato nella preparazione di questo piatto o degli altrettanto famosi spaghetti al nero, sà quanto forte sia la sostanza in questione in termini di gusto e pigmentanti.

Ma il mio interesse per il carpfishing e per le boilies nello specifico è nato quando ho iniziato a studiarne la composizione, se non erro durante una lezione di chimica al liceo.

Si tratta di un liquido complesso, particolarmente idrosolubile, formato di sostanze organiche , TMA (trimetilammina) , aminoacidi, zuccheri, sali, pigmenti e feromoni.

La sua complessità deriva dallo scopo per cui è prodotto dall'animale, ovvero una soluzione estrema per fuggire da una minaccia e da un predatore.

Molti pensano erroneamente che sia semplicemente una nuvoletta che mimetizza e cela il cefalopode alla vista del predone o della minaccia!

In realtà questa complicata sostanza serve per imbambolare il predatore in una nuvola di sostanze fortemente stimolanti, attrattive e dal gusto decisamente prelibato!

Quindi il nostro branzinone (o chi per esso) non solo non vede più la seppia (o il calamaro oppure il polpo visto che molti cefalopodi lo producono) ma rimane anche così attratto e incasinato in termini sensoriali da fermarsi nella nuvola convinto che la nuvola stessa sia cibo!

Guai a pensare che questa sostanza sia irritante o di disturbo! Nulla di più falso, essa è infatti appetibile e stimolante al massimo.

E quando mi trovai a scoprire la chimica dell'inchiostro vi ritrovai tanti efficaci attrattori di carpe presenti negli aromi, nei liquid food e in tanti prodotti specifici che acquistavo.

Procurarsi l'inchiostro era facile e gratuito

Bastava rivolgersi al pescivendolo di fiducia in tarda primavera (stagione delle seppie) pregandolo di mettere via le interiora e il liquame nerastro che rimaneva nelle cassette, per poi trasformarlo in una salsa fermentata e stabilizzata di sale ed avere disponibilità di svariati litri per l'inverno, con un processo identico a quello descritto per il Garum di pesce.

 

(non hai letto la ricetta per fare il liquid food di pesce in casa spendendo veramente poco? clicca qui per recuperarla)

 

Passati alcuni anni, iniziai la mia collaborazione con l'azienda Big Fish in qualità proprio di ricercatore per nuovi prodotti e per lo sviluppo di nuove miscele ed ingredienti.

In questo ambito frequentai tante aziende di trasformazione che producono semilavorati per industria mangimistica ed alimentare ed in una di queste venni a contatto con il nero di seppia liquido confezionato in barattolo e anche in forma di polvere che si prestava a molteplici utilizzi anche nella parte secca del mix.

Fu così che nacque il progetto Black fish mix, uno dei mix al pesce di grande successo dell'azienda che accompagnò le campagne di pasturazione e pesca di centinaia di carpisti italiani con grandi soddisfazioni e successo.

Questa storia la racconto integralmente nel mio libro The Bait Guru dove appare anche la ricetta integrale del black fish mix.

 

(Non conosci il libro The Bait Guru? clicca qui per conoscere questo importante scritto ricco di informazioni e ricette)

 

Una volta compresa in pesca l'enorme efficacia di questo tipo di sostanza, iniziai una ricerca spasmodica che fra il 2003 e il 2009 mi portò a scoprire e provare diversi prodotto asiatici molto interessanti e eccezionalmente produttivi in pesca che però spesso risultarono impossibili da importare a causa di dazi e costi esorbitanti.

Il fegato di calamaro fermentato e gli intestini fermentati (sempre di calamaro) destarono in particolar modo il mio interesse ed ebbi modo di provare per lo meno alcune campionature di pochi chilogrammi che già mi convinsero della bontà di eventuali progetti poi restati in stand-by fino a poco tempo fà quando li rispolverai per i progetti Total bait e nello specifico per le Total black squid.

Essendo comunque impossibile l'importazione abbiamo provveduto a replicarli autonomamente in casa (con dei fidati amici-tester-bait makers) arrivando quindi alla produzione dei primi prototipi ormai collaudati.

 

(ti sei perso la ricetta delle total black squid? clicca qui per leggerla)

 

E fino a qui una storia più o meno nota legata all'impiego del liquido o della polvere con la finalità di realizzazione delle boilies.

Questo interessante liquido può divenire però un fondamentale coadiuvante di una tecnica moderna ed inclusiva che ne permette anche un uso "a crudo" che mantiene attive anche le sostanze termolabili (come i feromoni) che in cottura degraderebbero perdendo la massima efficacia. Parlo ovviamente dell'uso come liquid food con cui impastare e/o da iniettare all'interno delle "bombette".

 

(vuoi una ricetta per un mix da bombetta? clicca qui)

 

Per questo scopo innovativo bisogna creare una certa diluizione che preveda la caratteristica di non sciogliere il sacchetto di PVA prematuramente.

Questa resistenza si può ottenere diluendo 1:10 (una parte di nero ogni 10 di solvente) con dei solventi adatti, tipo la glicerina vegetale (se voglio la nuvoletta in prossimità del fondo), l'olio di pesce tipo fegato di merluzzo o salmone (se voglio la nuvoletta a risalire) oppure il glicole propilenico  come soluzione standard per acqua fredda.

Nulla vieta di mixare i solventi fra di loro e qualora volessimo gestire un'emulsione stabile di dovrebbe aggiungere anche della lecitina liquida di girasole.

Si può ottenere un potente liquid food sinergico e stabilizzante miscelando il nostro inchiostro (liquido fresco oppure polvere) con la salsa di pesce fermentata , oppure la salsa d'ostrica, entrambi liquidi alimentari salati di provenienza asiatica.

 

(non sai cosa sono le salse di pesce fermentate? clicca qui per leggere un interessante articolo al riguardo)

 

Ritornando alla produzione casalinga del liquid food, possiamo procurarci le vescicole d'inchiostro dal caro pescivendolo (magari acquistando una bella cassetta di seppie in stagione che poi ci mangeremo allegramente fra amici in griglia...oppure pescandole direttamente se avete fortuna di vivere al mare) e allungando il liquido con la salsa squid brand in un rapporto di 50 ml. di salsa di pesce per ogni vescicola. frulliamo poi bene il tutto e lasciamo riposare per almeno 10-15 giorni prima di utilizzare.

Questo sistema abbatte i costi e ci permette di produrre qualche litro di liquido sufficiente a rullare una ventina di kg. di mix.

 

(non sai dove acquistare la squid brand? clicca qui)

 

Il mix ideale per una pallina da caccia è il light fish mix fatto magari con la farina di squid e leggermente aromatizzato con un ottimo aroma squid octopus!

 

(clicca qui per un video dove parlo del light fish mix per conoscere la ricetta)

 

In genere si rulla con 100 ml. per kg. della salsa ottenuta, 3-4 ml. di aroma squid octopus e magari una decina di gocce di olio essenziale di pepe nero!

 

Provare per credere...