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Il "Triple" rig

Capita spesso di parlare del disturbo provocato da pesciolame o pesciacci maledetti come i gatti!

 

(Articolo sulle strategie anti gatto, clicca qui)

 

Ma quando sono le carpe di piccole dimensioni a causare disturbo che si fa?

Anche questa situazione genera problemi non indifferenti per intercettare i pesci più grossi e maliziosi che tendono a stare lontani dalla confusione dei branchi di esemplari di mole inferiore.

Possiamo affrontare la problematica da due punti di vista:

 

1-Possibilità di preparare il posto preventivamente.

 

2-Impossibilità di azione preventiva che ci costringe a risolvere il problema direttamente in pesca.

 

Nel primo caso abbiamo la possibilità di agire con una pasturazione preventiva che possa abituare i grossi esemplari a stazionare sull'area di interesse alimentare, tenendo alla larga le piccole competitrici per difendere la risorsa.

Per ottenere questo vantaggio sfruttiamo la differente sensibilità chimica dei grossi pesci che sono abituati a ricercare precisi segnali chimici legati alle proteine animali più interessanti, contrariamente alle piccole che invece hanno spiccata sensibilità verso le sostanze zuccherine, gli aromi e i vegetali fermentati (mais etc.).

Praticamente realizzeremo delle boilies molto basiche ma nutrienti, prive di sostanze aromatizzanti e dolci, dove la parte cruciale è data dal mix e la sua attrazione secondaria e capacità di trasformare dei segnali molto interessanti man mano che le palline vengono a contatto con l'acqua e i batteri del fondale dove sono immerse.

 

(attrazione primaria e secondaria, scopri come attrarre le carpe, clicca qui)

 

Non parlerò dell'esca nello specifico e vi rimando al link di un mix ideale ed economico che ci permette di raggiungere questo scopo.

 

(clicca qui per la ricetta del mix)

(clicca qui per lo stesso mix in forma più semplice)

 

Si tratta in pratica di rullare il mix solo con uovo e salsa di pesce, con l'aggiunta di un olio essenziale come aglio o chiodo di garofano per dare gusto specifico.

 

(non conosci le salse di pesce? clicca qui)

 

Anche il diametro e la durezza delle palline faranno la differenza ed il consiglio è rullare diametri misti 24-30, lasciando asciugare su graticci per 4-5 giorni almeno prima di utilizzarle.

In genere con 4-5 pasturazioni preventive si riesce a rendere sensibili le grosse carpe alle nostre palline. Per svolgere questa azione serviranno dai 30 ai 50 kg. di boilies a seconda che si parli di acque ferme oppure acque mosse.

 Se non posso preparare prima il posto per motivi logistici oppure economici, la situazione si complica ulteriormente e si possono presentare ulteriori due scenari da risolvere:

 

1-Sono a conoscenza della presenza di tante piccole carpe che disturbano prima di andare a pesca perchè mi sono informato oppure perchè ho già frequentato il posto.

 

2-Mi accorgo del disturbo delle piccole carpe quando sono già in pesca.

 

Nel primo caso posso certamente elaborare una strategia e la migliore possibile è presentarsi sullo spot con due esche differenti.

Una pallina molto strutturata e performante come tutte le Total, oppure una HNV moderna, rollata in diametri sostanziosi (minimo 24), entrambe senza aromi di sintesi e dolcificanti sintetici (che sono molto attrattivi per le carpotte).

 

(Per le ricette Total Baits clicca qui)

(Per le HNV moderne clicca qui)

 

Insieme a queste esche di cui non servono grosse quantità (ti bastano 2-5 kg in funzione se peschi in acque ferme o mosse) abbinerai una ready made dolce ed economica e delle granaglie come mais e tiger ben preparate.

 

(Video di 50 minuti su tutto quello che devi sapere sulle tiger nuts)

 

La strategia consisterà nel creare una grossa area attrattiva con le ready e con le granagli su cui pescare con una canna, per poter calare in punti strategici al margine ed a distanza di alcuni metri gli inneschi importanti dedicati alle grosse che abbiamo visto si tengono preventivamente alla larga dal caos del branco.

 

Se pensiamo di pescare con 3 canne, una sta sulla pastura, la seconda al margine con la boilie strategica e la terza, sempre a margine, con una pop up visibile posata su sacchettino di sbriciolato di boilies (usando sempre quelle dedicate alle grosse). In questo modo sfruttiamo tutte le possibilità, inclusa la curiosità.

 

(Quanto conta il colore della boilie? Scoprilo in questo articolo, clicca qui)

 

Nella seconda ipotesi, quella dove ci accorgiamo del disturbo di piccoli pesci durante la pescata, dobbiamo reagire con quello che abbiamo a disposizione che , nella peggiore delle ipotesi, sono le uniche boilies che abbiamo portato con noi!

Questo problema mi è successo molte volte ma una delle più eclatanti che ricordo avvenne molti anni fa sul lago superiore di Mantova durante una pescata in compagnia dell'amico Stefano Pasquali, grande conoscitore di questi bellissimi posti.

 

(guarda il video di quella bellissima pescata a Mantova, clicca qui)

 

In quella occasione ci trovammo a "combattere" fin dalle prime ore con una moltitudine di carpe fra i 3 ed i 10 kg. che rendevano impossibile l'intercetto di esemplari più interessanti.

Io mi ero portato delle ottime boilies birdfish realizzate con keltia mix e alcuni inneschi prototipo di palline Green fish, tutte in diametro da 24 mm. che pensavo fosse sufficiente, e qualche innesco più grosso del 28.

 

(Keltia mix, la ricetta, clicca qui)

 

I 30 kg. di palline, quantità che reputavo sufficiente per due notti di pesca, rischiavano di esaurirsi in poche ore!

Che fare quindi?

E qui veniamo al titolo dell'articolo, il "TRIPLE" rig, un terminale come dice il nome a tre boilies!

Il mio intento era intercettare qualche pesce di taglia più interessante calando un grosso innesco senza pasturazione di contorno (limitata a 2-3 boilies sul filo di PVA) a dieci metri di distanza dagli spot principali che avevamo deciso di pasturare fin dal prima giorno.

Ho sempre usato doppi inneschi, omini di neve e tripli inneschi in linea, ma in genere questi espedienti mi servivano per evitare le bocche non troppo grandi di breme e cavedani, tenendoli a debita distanza dall'amo onde evitare allamate all'esterno della bocca a causa del contatto.

In questo caso di dovevano evitare bocche di 4-5 centimetri di diametro che aspiravano senza fatica il classico "trenino" di palline.

Decisi allora di infilzare 3 boilies da 28 mm. su un filo di baitfloss (poteva anche essere nylon da 0,30) per poi chiudere con un nodo creando una sorta di "catenella" compatta che aveva quindi diametro ed ingombro di circa 6 cm.

Se le boilies fossero state del 24 ne avrei inserite 4 insieme a chiudere il cerchio, opzione peraltro fattibile anche con le 30, aumentando ulteriormente l'ingombro del boccone.

Legai infine questo bel pacchetto ad un anellino metallico posto sulla sommità di un hair rig di lunghezza sufficiente a tenerle almeno a 2 centimetri di distanza dalla curva dell'amo per non far perdere di efficacia in termini di aggancio.

Per il resto adottai un semplice senza nodo su amo misura 1\0 dotando il tutto di line aligner per la rotazione e usando una treccia morbida da 30 libbre lunga 30 centimetri.

 

(se non ti intendi molto di terminali clicca qui)

(vuoi finalmente un dizionario con la traduzione dei termini inglesi usati nel carpfishing? clicca qui)

 

La soluzione risultò vincente e mi portò alla cattura dei due pesci più grossi della sessione.

Spero di avervi interessato con questi spunti di riflessione.

Vi ricordo che tutti gli argomenti tecnici come questo sono stati trattati nel mio libro Carpfishing ambienti e strategie.

 

(Guarda un bel video: strategie per le grosse carpe)

 

(Vuoi comprare il libro sulla tecnica e sugli ambienti? clicca qui)