
In molti mi scrivete circa questa grossa problematica relativa ai pesci gatto in pastura, che di fatto impediscono un'azione efficace rivolta alla cattura delle grosse carpe.
La domanda è sempre la stessa se cioè si possa elaborare un esca attrattiva per i ciprinidi e repellente per i gattoni.
Purtroppo la risposta è NO , nel senso che non esistono sostanze che al contempo possono attirare una specie e allontanare l'altra.
Da un punto di vista etologico e morfologico, i pesci gatto sono spazzini dell'oscurità che madre natura ha dotato di organi di senso più specifici rispetto a quelli delle carpe.
Basti pensare ai "baffi" che altro non sono che appendici tattili ricche di sensori che servono ad esplorare in prossimità della bocca e percepire quindi stimoli specifici per la ricerca del cibo, quelli del pesce gatto sono il doppio come dimensioni di quelli di una carpa!
L'attrazione organica dettata da materiale decomposto di origine animale li attrae oltre modo , di fatto i tranci di carne puzzolente, i fegatini , le interiora di pollo ecc. sono da sempre considerate esche validissime per questo simpatico ingrediente da risotto...
Ne consegue che tutti i nostri mix fish, birdfish, meat liver ecc. sono la scelta ideale per fare cestino di baffoni e la peggiore in assoluto per levarseli di torno!
le uniche scelte sensate sono le esche naturali come noccioline , tiger ecc. oppure le esche di plastica colorata che possono stimolare un senso che il gatto non ha sviluppato, ovvero la vista, che nella carpa invece svolge un ruolo interessante.
Gli specialisti del settore innescano foam o finte boilies (peraltro indistruttibili) e cercano di attrarre fuori pista con pasture da fondo dolci o method lanciati in acqua ad una certa distanza dal terminale innescato.
Oppure creando una buona area di pasturazione fuorviante, usando esche low cost da discount all'aroma di pesce o fegato, che li tenga impegnati a qualche metro dalle nostre esche strategiche.
Gli irriducibili della boilie dovrebbero sviluppare le palline su nutty mix o robin red mix privi di ogni stimolo chimico organico e di attrazione primaria, ma decisamente gustosi e fortemente speziati .
(clicca qui per una ricetta nutty al pepe)
(clicca qui per una ricetta Robin red mix)
Praticamente mix e uova rullato solo con poche gocce di un buon essenziale speziato come peperoncino, garofano, cannella , noce moscata o pepe.
Gli specialisti del grande fiume , con cui interagisco frequentemente in termini di consulenza, prediligono dei semplici birdfood light tagliati con spezie in polvere.
(clicca qui per la ricetta del light birdfood mix)
Una soluzione ben collaudata prevede di usare 900 grammi di light birdfood mix e aggiungere 60 grammi di paprika e 40 di peperoncino Habanero in polvere.
A questo mix molto forte, si aggiungeranno extra peso 20 grammi di gelatina animale in polvere (sempre nel secco) per aumentare la resistenza al disturbo delle boilie.
Per quello che riguarda i liquidi si utilizza la pasta di curry rosso, 50 grammi per kg. e l'olio essenziale di peperoncino (oppure di aglio per un'altra variante molto intrigante per le carpe) dosato in 15 gocce per kg. più uova quanto basta (circa 7 uova medie).
inutile aggiungere che gli inneschi devono essere decisamente grossi e molto duri (direi dai 30 mm. in su) e che i terminali devono essere molto rigidi onde evitare che il gatto non solo non si allami, ma che non riesca neppure ad incasinare la presentazione.
I miei preferiti sono D rig realizzati con nailon del 50 oppure con strutture di acciaio armonico o titanio (che di solito si usano per i cavetti rigidi da luccio).
(clicca qui per imparare a fare un Crazy D rig)
Gli inneschi andranno protetti con rete o meglio con guaina termoretrattile , anche se l'opzione esche di plastica con cui pescare in mezzo alle boilie di pastura rimane decisamente una soluzione valida.
L'ibrido che userei io è la combinazione di una boilie vera, posta sul capello nella posizione più vicina all'amo , e di una finta indistruttibile , per avere sempre la sicurezza di avere comunque qualcosa in pesca.
Venendo ai miei personali consigli, io non pescherei MAI e sopratutto non pasturerei in uno spot frequentato dai gatti fino a chè la temperatura dell'acqua non scende sotto i 15 °C , ovvero quando il loro metabolismo si abbassa in maniera significativamente differente dalla carpa che invece fino ai 10°C è ancora attivissima e particolarmente golosa!
Pasturare in estate in acque infestate significa semplicemente abituare i baffoni alle nostre esche anche se vengono fatte con ingredienti poco stimolanti ed a quel punto non sarà più possibile stare in pesca con nulla.
Anche la scelta dello spot può essere interessante, in fiume ad esempio, quando l'acqua scende di temperatura, questi pesci tendono a spostarsi nelle buche più temperate, mentre le grosse carpe si possono ancora insidiare nelle forti correnti.
Di certo non pescherei mai long range o calando con la barca ove vi sia la possibilità di questo disturbo perchè il rischio di non poter controllare e riposizionare frequentemente e velocemente l'esca (al lancio) mi farebbe perdere troppe possibilità di essere in pesca bene quando passa l'unica carpona della sessione!
Quanto scritto ha una certa valenza anche per il siluro, con il limite che la dimensione del pesce rende inutile provare ad evitare allamate grazie alla dimensione della boilie.