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Super Boilie inverno

Quando la temperatura dell'acqua scende sotto i 15°C, il metabolismo del pesce ne risente e la ricerca di cibo aumenta in un primo momento per soddisfare le esigenze di accumulo di grasso (dai 14 ai 10 gradi)per poi scendere, fino quasi a azzerarsi, quando si scende sotto la soglia degli 8°C.

 

(vuoi conoscere meglio il metabolismo della carpa? clicca qui per leggere un interessante articolo)

 

La speranza di cattura rimane elevata per chi, studiando gli spot, capisce dove sono le aree in cui i grossi pesci riposano in attesa della buona stagione alimentandosi con un minimo di continuità(tipo in acqua corrente).

Gli spostamenti si riducono al minimo ma qualsiasi carpa di grossa taglia che si trova comodamente a portata di bocca poche esche estremamente digeribili e nutrienti, potrebbe essere indotta ad alimentarsi cadendo nel nostro inganno.

Servono poche esche e quindi possiamo investire di più in ingredienti costosi che fanno la differenza!

Saranno palline molto digeribile e acide e contrastanti con l'acqua invernale e la loro azione ideale di utilizzo prevederà poche boilie attorno all'innesco e magari un stick di sbriciolato(realizzando passando le stesse al tritacarne) e micropellet collegato all'amo, realizzato con un PVA adatto alle basse temperature.

 

(vuoi acquistare un mix nutriente invernale già pronto? guarda la ricetta che ho realizzato con una nota azienda del settore)

 

In questo progetto infatti metteremo le migliori proteine, zuccheri ad elevato assorbimento e seguendo la scuola Inglese degli ultimi 30 anni imposteremo un light HNV aromatizzato con esteri di frutta acida.

I dosaggi degli attrattori liquidi saranno dosati in funzione della maggior densità dell'acqua fredda che comunque rallenterà la dispersione.

In acqua fredda infatti cambiano i tempi di solubilizzazione delle boilie ed una pallina che a venti gradi si scioglie completamente in 4-5 ore, ne dura almeno 10 in acqua a dieci gradi!

Ci saranno vitamina C e acido lattico che fungeranno da tampone acido e il dolcificante intenso, molto attrattivo nel breve termine.

Per la parte solida usiamo il nostro amato 50\50 questa volta realizzato in maniera da arrivare ad un light HNV (alto valore nutrizionale).

 

(non sai cos'è un mix 50/50? clicca qui per leggere la ricetta di base di questo fondamentale mix)

 

La ricetta sarà quindi ridimensionata tenendo bassissimi i grassi (accettabili quelli della soia che aiutano ad emulsionare i liquidi)

 

  • 30% semola rimacinata
  • 30% mais fumetto o velo
  • 20% soia grassa tostata
  • 20% WPC 80

Le proteine seriche (WPC 80) sono le più digeribili per la carpa anche a basse temperature e questo renderà le nostre esche molto interessanti per i grossi esemplari.

 

Queste particolari proteine tendono a liberare dei forti segnali di attrazione molto naturali interagendo fin dalle prime ore di immersione con i batteri aerobici normalmente presenti sul fondale dei fiumi e dei laghi.

 

(clicca qui per un link dove trovare le wpc80)

 

Non sottovaluteremo neppure il colore dell'esca che dovrà risultare molto chiara per favorire il contrasto e quindi l'individuazione facilitata di OGNI SINGOLA PALLINA da parte del pesce e per ottenere questo risultato utilizzeremo uno sbiancante specifico, il biossido di titanio, inserendolo direttamente nei liquidi.

 

Per ottenere un chilogrammo di mix finale andremo ad utilizzare 800 grammi per kg. del nostro light HNV miscelandolo con alcuni micro ingredienti di sostanza che ora analizzeremo:

 

  • 800 grammi mix HNV light di cui sopra
  • 70 grammi di estratto di fegato, un concentrato di sapore con pochissimi grassi ottenuto appunto da processo di estrazione della parte proteica e aromatica. indifferente se di pollo, manzo o maiale anche se il gusto cambia notevolmente (e pure il prezzo).
  • 50 grammi di glucosio in polvere, uno stimolante dolce che ci permette di avere anche l'elasticità a crudo per rullare eventualmente anche diametri molto piccoli.
  • 50 grammi di acido lattico in polvere, acidificante che renderà molto stimolanti le nostre esche nell'acqua calda.
  • 30 grammi di vitamina C in polvere (acido ascorbico) potente acido organico anti ossidante e molto attrattivo nel periodo invernale quando in natura tende a scarseggiare.

(clicca qui per un link dove trovare l'estratto di fegato)

(clicca qui per un  link dove trovare l'acido lattico in polvere)

(clicca qui per un link dove trovare la vitamina c in polvere)

 

 

Per la parte liquida prepariamo 80 ml. di liquid liver, 20 ml. di aceto di frutta (molto indicato quello biologico di melograno)30 ml. di propilene glicole per mantenere iper-idratate le esche e permettere un azione veloce anche in acqua fredda, metà dose dell'aroma aroma fruttato di fiducia(chiedete al vostro fornitore l'opzione migliore per acque fredde), dosaggio minimo indicato di dolcificante intenso (ideale la thaumatina) ed un cucchiaino di biossido di titanio (facoltativo se voglio esche chiare).

Il fegato liquido, uno degli attrattivi più veloci ed appetibili potrebbe essere sostituito dal krill liquido se le acque frequentate sono particolarmente ricche di crostacei. Così come si possono anche unire in maniera sinergica i due attrattori ( 40 ml. di liquid liver+ 40 ml. di krill liquido).

 

(clicca qui per un link al dolcificante a base di thaumatina)

 

Un alternativa meno spinta e più congeniale ai fautori dell'attrazione tutta naturale prevede l'uso di un olio essenziale invece dell'aroma di sintesi. All'epoca dei miei test emerse una buona resa invernale da parte degli oli essenziali di agrumi, fra cui spiccava il limone, l'arancio e il bergamotto.

 

In commercio si trovano anche combinazioni di essenziali di agrumi formulati miscelando le differenti essenze. nel caso di questi essenziali il dosaggio sarà compreso fra 2 e 10 gocce al max.

 

In acqua fredda sono molto validi anche il pepe nero e il chiodo di garofano.

 

Una seconda base liquida ideale per questo mix in acqua fredda la potete comporre con 80 ml. di latte condensato, 20 ml. di aceto di miele, 30 ml. di glicole, metà dosaggio di acido butirrico e dose piena di olio essenziale pepe nero. In questa variante non si mette il dolcificante.

 

A questo punto amalgamiamo solidi e liquidi senza uovo ed una volta che le farine hanno assorbito per bene, incorporiamo un uovo alla volta fino a giungere alla consistenza desiderata per estrudere e rullare.

Se vogliamo ottenere esche parzialmente solubili, scelta peraltro interessante vista l'assenza di pesce di disturbo in questi mesi freddi, aumentiamo la dose di propilene glicole dei liquidi, diminuendo di conseguenza il numero di uova impiegate.

 

(vuoi leggere un articolo sulle esche solubili? clicca qui)

 

Lasciamo riposare le sfere a crudo per qualche ora per poi cuocere rigorosamente al vapore e con attenzione, viste l'estrema solubilità dei costosi ingredienti utilizzati.

 

Ricordo a tutti che il libro Boilie istruzioni per l'uso, edito e venduto su Amazon, ha dei capitoli specifici dedicati alle ricette invernali per acqua corrente ed acqua ferma, sia da pasturazione sia da pescata veloce ed un intero capitolo dedicato ad esche e pasture solubili.

 

Clicca qui per il link diretto al libro