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Esche veloci, come realizzarle

Una delle domande che ricevo più spesso è relativa alla velocità di azione dell'esca ed in genere mi si chiede come velocizzarla.

Del tipo:" io sono contento delle mie boilie, solo vorrei che fossero più veloci e che l'acqua entrasse più rapidamente".

Abbiamo visto in una delle pillole precedenti come la velocità di azione sia legata alla capacità degli ingredienti attivi e attrattivi di uscire dall'esca, non tanto dalla velocità con cui l'acqua spappola la boilie trasformandola in una poltiglia(dote questa comunque interessante per molti carpisti).

Nel dare una risposta ci si concentra sul cambiare i sottili equilibri meccanici del mix, oppure sulla modifica sostanziale della componente liquida attrattiva dell'esca stessa. In realtà vi è una soluzione molto più veloce che ci permette di aumentare sia l'attrattività specifica sia i tempi di scioglimento in una volta sola, rispettando perfettamente la ricetta di partenza della boilie.

Questa soluzione nasce dal passato remoto, quando non era detto che le esche dovessero necessariamente essere sferiche per chiamarsi boilie!

Un processo produttivo ci permette di realizzare molte esche molto reattive in acqua senza far ricorso ad attrezzi come la tavola di rullaggio e volendo neppure all'estrusore. Prima di proseguire diciamo subito che il grosso limite di questa tipologia di esche è di non poter essere scagliate a grandi distanze a causa della forma poco aerodinamica (la sfera è il solido migliore da questo punto di vista), ma questo fattore è ininfluente per chi pastura dalla barca o in prossimità della riva.

si tratta delle esche cubiche o cilindriche tagliate a coltello dopo cottura.

questo processo, prevede di stendere l'impasto in blocchi di qualche centimetro di spessore , usando un semplice attrezzo come i  mattarello e usando magari due dime a spessore per svolgere velocemente la pratica.

io mi ero avvitato al tavolo di lavoro due assicelle parallele alte 2 centimetri e poste ad una distanza l'una dall'altra di qualche centimetro inferiore alle lunghezza del mattarello . In questo modo stendevo grossolanamente l'impasto fra le due assicelle e poi ci rullavo sopra il mattarello fino a stendere allo spessore omogeneo tutto l'impasto. 

lo tagliavo quindi in parallelepipedi di circa 2 X 10 X 10 centimetri di misura e cuocevo per bollitura rivestendo i panetti con la pellicola trasparente in modo da non far andare a contatto diretto con l'acqua di bollitura, mantenendo così integri tutti gli ingredienti idrosolubili. Oppure ponevo sui cestelli e cuocevo direttamente a vapore (in epoca successiva).

Una volta lasciati raffreddare i panetti così ottenuti, li tagliavo in cubi da 2X2X2  con un coltello affilato e mi trovavo quindi con tanti cubi che non avevano crosta superficiale e quindi nessuna barriera all'entrata oppure uscita dei liquidi.

Di fatto una boilie sferica è completamente ricoperta da una sottile crosta superficiale data dagli amidi gelatinizzati che in cottura tendono a venire in superficie e per quanto poco questa barriera rallenta di molto lo scambio in acqua almeno nelle prime 2 ore di immersione (se il mix è fatto bene).

Il cubetto invece ha almeno 4 lati grezzi, dalla parte tagliata per intenderci, che non offrono nessuna barriera , permettendo al cubo di consumarsi in un tempo dimezzato rispetto ad una sfera di pari volume.

Un altro sistema prevedeva di estrudere le salsicce e disporle in maniera concentrica sui cestini (come una grande spirale) lasciando degli spiragli dai quali il vapore potesse filtrare e passare fra i cestini stessi.

A fine cottura, dopo aver lasciato raffreddare , tagliavo le salsicce in cilindri e questi avevano i due lati del taglio grezzi alla pari del cubo, consumandosi quindi in un tempo inferiore di 1/3  alla sfera di pari volume.

I cubetti si possono innescare come le boilie, necessitano solamente di un hair rig più lunho di qualche millimetro, oppure di terminali più dinamici tipo D rig.

Si può comunque scegliere di innescare una normale esche rotonda , fatta con lo stesso mix ed ingredienti dei cubetti e di utilizzare questi ultimi esclusivamente come pastura di contorno.