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Pastura idro-attiva

L'arte di pasturare è antica come la pesca a fondo della carpa ed ha seguito un evoluzione tecnica e specifica relativa allo sviluppo del carpfishing.

Una volta si pasturava preventivamente per creare confidenza ed abituare i pesci all'esca (boilies), mentre oggi la pratica sembra più rivolta al creare interesse e frenesia nei pesci direttamente durante la pescata.

Per non parlare delle gare dove l'azione è determinante per fermare il pesce nel proprio settore prima ancora che interessarlo alle proprie esche.

Ecco quindi che il settore carpfishing si è specializzato ed arricchito di esperienza attingendo alla pesca al colpo , dove vi sono maestri dell'arte delle pasture, specializzati a differenziarle in funzione dell'ambiente e della specie di pesci a cui si punta per il risultato.

Oggi trattiamo un argomento vasto cercando di condensare i punti salienti come siamo soliti fare qui nel blog e fornendo una ricetta pratica per sviluppare un concetto di pastura ATTIVA.

L'obbiettivo è veicolare in acqua dei segnali nutritivi, ma non solo, che siano in grado di destare l'interesse delle carpe e che le spingano verso le nostre esche ed inneschi anche se non si trovano nelle immediate vicinanze.

In questo senso la pastura può molto di più di una boilies i cui segnali chimici sono avvertibili dal pesce solo a pochi decimetri di distanza.

Gli impasti di sfarinati hanno il potere di sciogliersi e di riversare nell'acqua particelle solide, semi solide e solubili che si possono diffondere dall'impatto con l'acqua verso il fondo , ma anche viceversa dal fondale a salire.

Nei miei libri The Bait Guru e Boilie istruzioni per l'uso trovate le ricette per crearvi da soli le pasture partendo dalle farine di base 

(The Bait Guru) (Boilie istruzioni per l'uso)

In commercio esistono formulazioni già pronte che soddisfano tutte le esigenze e si trovano anche prodotti molto economici (1 euro al kg.) che vale la pena sfruttare per poi customizzare con ingredienti idro attivi e stimolanti.

Di fatto l'impasto contiene micro particelle alimentari di origine vegetale e anche animale (se serve) che si liberano sulla colonna d'acqua in funzione di quanto galleggiano o affondano, ma sostanzialmente il mix di farine veicola segnali chimici più forti e attrattivi che appartengono a differenti categorie di sostanze.

  1. Proteine predigerite e idrolizzati (in forma sia solida sia liquida) sono le sostanze preferibili quando si cerca di interessare gli esemplari di taglia maggiore che sono chimicamente sensibili a questi stimoli che hanno il preciso significato di identificare una fonte alimentare importante
  2. Acidi organici, sostanze prodotte dalla digestione o dalla fermentazione che identificano anche in questo caso precisi segnali alimentari (acido acetico, citrico,butirrico,caproico,caprilico,ascorbico)
  3. Amminoacidi, i mattoni della vita, sono i frammenti organici che costruiscono le proteine. I pesci hanno specifiche capacità di identificare queste sostanze dotate di solubilità elevata. Per la carpa si predilige usare la Lisina, La prolina, la Glutammina e i Ramificati 
  4. zuccheri semplici come glucosio, fruttosio,lattosio ecc. hanno una discreta azione attrattiva su tutti i pesci a prescindere dalla taglia (motivo per cui in genere le pasture sono dolci) e sono molto economici
  5. Appetanti mangimistici come trimetilglicina, trimetilammina e DMPT che sono composti chimici in genere derivanti da amminoacidi e ammine aromatiche, usati in zootecnia per rendere più appetibile il mangime. Sono in genere sostanze poco selettive sulla taglia e quindi usate quasi esclusivamente in competizione
  6. oli animali e vegetali (olio di canapa, di lino, di soia, di salmone, di sarda, di aringa, di fegato di merluzzo ecc.), utilizzati con l'acqua calda per creare una colonna attrattiva verticale sfruttando il peso specifico di queste sostanze 
  7. enzimi e lieviti attivi (lipasi, amilasi, proteasi, bromelina, papaina, lievito di birra, fermenti lattici), si tratta di sostanze chimicamente dinamiche che trasformano la pastura pre digerendola e fermentandola, liberando quindi molecole altrimenti imprigionate nella struttura. queste sostanze non si possono usare nella boilies perchè la cottura le inattiverebbe, mentre nelle palle di pastura a crudo possono esplicare le loro funzioni attive.
  8. sostanze reagenti (idrolitina, citrosodina, pastiglie effervescenti di vitamine ecc.) si tratta di sostanze, in genere acido citrico e bicarbonato, che reagiscono fra di loro se bagnate provocando una effervescenza che libera anidride carbonica creando una colonna di bolle che verticalizza producendo micro vibrazioni (percepite dalla linea laterale del pesce) e trascinando con se particelle di pastura.
  9. Feromoni della carpa, le uniche sostanze della lista che non creano un attrazione di tipo alimentare ma sessuale. anche queste sostanze non possono entrare nella boilie perchè si inattivano con la cottura. non sono utilizzabili con l'acqua a temperatura inferiore ai 20 gradi perchè non sono stimolanti sotto questa soglia.

In un precedente articolo avevo spiegato come creare palle di pastura compatte ed effervescenti con cui veicolare in superficie tutti questi segnali, selezionando ovviamente quelli più congeniali alla temperatura dell'acqua e alle abitudini dei pesci che insidiamo.

(clicca qui per leggere l'articolo sulla pastura effervescente)

In questo articolo vediamo invece come trasformare una pastura da prezzo della Decathlon (la pastura caperlan da carpe proposta in alcune varianti aromatiche) in un prodotto decisamente più performante.

Andremo ad effettuare una predigestione lattica usando il lievito madre liofilizzato.

In pratica distribuiamo la farina in un contenitore piano, introduciamo un attrattivo zuccherino come il Carpix di Sensas, prodotto leader in questo tipo di miscele (oppure l'equivalente Decathlon) nei dosaggi suggeriti per un kg. di farine.

a questo punto sciogliamo in acqua tiepida il lievito madre (il contenuto della bustina è circa 6-10 grammi, ideale per un kg. di impasto) e con uno spruzzino inumidiamo per bene la pastura evitando la formazione di grumi.

Lasciamo riposare almeno 12 ore coperto da un canovaccio in un luogo possibilmente caldo (stesso principio usato per la lievitazione degli impasti di pizza o pane).

A fermentazione avvenuta, impastiamo la pastura con sbriciolato delle boilies usate come innesco e con il liquid food contenuto nelle stesse Q.B. creando delle palle di dimensioni adeguate.

queste palle possono essere impiegate nelle 24 ore ...oppure congelate per conservarle. la pratica del lanciarle congelate, consente di raggiungere distanze massime.

All'interno della palla posso inserire una compressa di vitamina C effervescente che renderà verticale l'effetto di richiamo, unita magari a 20-30 ml. di olio usato nella fase di impasto.

Vi lascio alle operazioni pratiche ben descritte in una serie di 3 video linkati in seguito:

(video 1 la fermentazione)

(video 2 realizzazione pratica)

(video 3 utilizzo specifico)