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Tiger nut idro-attiva

Tiger nuts, un tubero molto semplice e zuccherino che piace moltissimo alle carpe.

Ho già trattato l'argomento in maniera molto approfondita in questo capitolo del sito: (clicca qui per leggere il capitolo sulle tiger)

e anche già parlato delle "istruzioni per l'uso" in questo altro articolo: (tiger nut istruzioni per l'uso).

In questo articolo del blog, che segue i due video tutorial sulla realizzazione delle tiger nuts nel brodo fermentato, voglio chiarire un concetto di pasturazione e azione di pesca innovativi sia come meccanica sia come gusto.

(vedi il video tiger idro-attive uno)

(vedi il video tiger idro-attive due)

Il limite meccanico e chimico delle noccioline è dato dalla scarsità di proteine (6%) che porta l'attrazione ad essere esplicata dagli zuccheri presenti invece al 30%. il gel zuccherino post cottura, caratteristico della tiger nuts, ha delle spiccate caratteristiche di idro solubilità a bassa viscosità che lo rendono poco legante.

Nella ricetta che vi propongo aggiungeremo quindi una componente proteica legamentosa data dal collagene idrolizzato che si trova nel brodo di pollo, commerciale o auto prodotto.

In pratica il mio suggerimento è di ammollare, bollire e fermentare (con una fermentazione molto spinta) nel brodo.

I self maker più incalliti e ardimentosi, possono crearsi da soli il prodotto liquido, facendo bollire per qualche ora, in abbondante acqua , carcasse di pollo e pelle (reperibili a costo quasi nullo dai macellai) oppure teste e lische di pesce (anche queste ottenibili gratis) fino a fare sciogliere le cartilagini apportando la sostanza proteica necessaria.

Io ho preferito optare per un brodo di pollo pronto in brick, un prodotto comunque dal costo esiguo.

Le noccioline ideali per questa preparazioni sono le piccole, la misura più economica fra le varie possibilità, mentre a parte potremo preparare 100 grammi di misura Jumbo per gli inneschi.

Le tiger vanno velocemente sciacquate sotto l'acqua corrente fredda per liberarle da polvere e impurità e dalle eventuali noccioline marce o bacate presenti nel sacco. La presenza di questi contaminanti potrebbe compromettere la perfetta fermentazione.

La giusta proporzione è presto fatta: per 1 kg. di Tiger serve 1 litro di brodo.

Mettiamo in ammollo 24 ore e poi portiamo ad ebollizione (rabboccando se serve anche con normale acqua perchè siano sempre coperte dal liquido) e mantenendo il bollore per almeno 60 minuti.

A questo punto si lasciano raffreddare nel liquido per qualche ora.

Dobbiamo essere sicuri che la temperatura scenda sotto i 40 gradi prima di aggiungere l'elemento idro attivo rappresentato dal lievito di birra , oppure dai lactobacilli del lievito madre.

In genere servono 10 grammi di lieviti disidratati attivi per il famoso chilogrammo di tiger secche.

 

Inseriamo il lievito e anche 50 grammi di zucchero come booster che nutrirà il microorganismo facendolo proliferare velocemente.

La temperatura ambiente non deve scendere sotto i 20 gradi altrimenti la fermentazione è lenta o inibita.

Per le prime 12-20 ore vedremo una schiuma violenta crearsi in superficie con una miriade di bollicine gassose che emergono dalla soluzione.

poi, ad un certo punto smette e si stratifica una parte trasparente e sierosa in superficie, con un caratteristico e buonissimo aroma di pane misto a birra, mentre sul fondo si creerà una gelatina bianca e appiccicosa differente da quella classica del tiger al naturale.

Giunti a questa fase è il momento di macinare il tiger nuts usando il tritacarne fino a ricavare una sorta di micropellet appiccicosi che impastano facilmente senza bisogno di ulteriori aiuti.

Nel video ho deciso di macinare il 50% delle noccioline e mantenere il resto integro. questa strategia è interessante in caso di pasturazione preventiva, mentre se userò le tiger solo durante la pesca conviene macinare tutto in modo che le uniche tiger intere che il pesce può trovare siano quelle innescate al terminale.

Questa modalità aumenta di molto le possibilità d'intercetto e cattura perchè sul fondale ci sarà lo stimolo...ma non il nutrimento fisico!

Nel video decido di usare una pastura da prezzo di quelle economiche di Decathlon scegliendo al più appiccicosa (quella destinata alle acque correnti)così da realizzare palle particolarmente coese e compatte (visto che contengono anche le noccioline intere).

Potrei addirittura decidere di usare una pastura economica resa idroattiva con il processo descritto nell'articolo precedente a questo (hai perso l'articolo precedente? clicca qui per leggerlo)

Ed ottenere quindi una super "palla" a doppia matrice attiva! purtroppo devo utilizzarla entro 24 ore dalla preparazione, oppure devo congelare per mantenere queste caratteristiche migliorative.

La pratica di congelare le palle e portarle con il frigo portatile ancora gelate in pesca è ideale quando le devo scagliare oltre i 100 metri perchè resistono a spinte eccentriche poderose senza rompersi.

Anche questa volta spero di aver stuzzicato la vostra curiosità.

alla prossima...