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Combinazioni e affinità

In questa terza puntata che sviluppa il tema trattato nelle quattro dirette Facebook omonime, spingiamo oltre la conoscenza degli ingredienti specifici entrando nel magico mondo dell’attrazione.

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Abbiamo già capito dalle precedenti puntate (che trovate sempre qui sul blog scorrendo indietro) come evolvere il mix in funzione dedicata alla pesca di reazione che non ha bisogno di lunghi periodi di pasturazioni. Misture snelle, gustose ed economiche avvalorate ed enfatizzate dagli opportuni elementi liquidi.

Questo è un tema vasto e interessante che ci spinge verso una vasta casistica d’ingredienti che possono provenire dal super market ma anche dal negozio specialistico dedicato al carp fishing.

Si tratta di valutare un progetto e poi avvalersi degli ausili migliori in termini di risultato e anche di spesa.

Possiamo fare altre variazioni sul tema del mix sfruttando le interazioni gustative e chimiche fra le farine di gusto e impostare di conseguenza esche differenti mantenendo lo stesso mix di base.

Combinare le farine

Partendo dal nostro famoso bird food leggero realizzato con biscotti ecc. (la ricetta nella prima puntata) possiamo creare delle misture molto più efficaci come gusto e attrazione semplicemente variando un 15-20% della composizione. Si tratta in pratica di utilizzare 800-850 grammi di mix base e aggiungere la quantità che manca sfruttando delle combinazioni di provata efficacia.

È facile comprendere come si possa far lavorare la fantasia praticamente all’infinito e questo è, di fatto, il bello del gioco. Ci sono però delle varianti sul tema che hanno abbondantemente superato la prova del tempo incontrando il massimo favore dei carpisti negli ultimi trent’anni, ed altre che hanno solide basi di chimica organica perché creano un vero e proprio completamento.

In natura esistono pochissime specie animali evolute che si nutrono di un solo tipo di alimento (fra tutti mi viene in mente il koala australiano che è in simbiosi con l’albero di eucalipto) perché la varietà alimentare è fonte di salute e di ricchezza. La carpa è un onnivoro molto evoluto per la ricerca di differenti fonti alimentari e di diversi stimoli chimici.

Per questo motivo le combinazioni d’ingredienti differenti creano spesso sinergie più efficaci rispetto all’uso del singolo prodotto.

Uno degli esempi più eclatanti è la combinazione di farine di pesce e spezie, la cui interazione gustativa è formidabile in termini attrattivi tanto quanto la chimica che ne risulta.

Con una semplice miscela di 10% di farina di pesce LT oppure predigested e un 5% di spezie miscelate (cannella+ noce moscata+ zenzero) si riesce già ad ottenere un mix molto più efficace delle semplice base.

L’evoluzione di questa combo utilizza il Robin red, un pastone speziato, uno degli ingredienti più famosi del mondo del carpfishing.

13% di farine di pesce + 7% di Robin red sono la risosta classica di molte aziende alla domanda di birdfish mix speziati.

E l’evoluzione al risparmio di questa proposta si ottiene miscelando 10% di predigested fishmeal con 10% di paprika forte.

Altre eccezionali varianti sul tema sono rappresentate dalla combinazione d’ingredienti vegetali gustosi, come le farine nutty, con derivati di carne o pesce dal gusto forte e sapido.

15% farina di arachide tostata + 5% di belachan in polvere

15% farina di mandorla dolce + 5% di crisalide in polvere

15% di farina di tiger + 5% di estratto di fegato

Questi alcuni esempi pratici di impostazioni molto gustose ed attrattive verso cui fare evolvere il nostro light bird food di base.

Infine vi sono le super combinazioni fra estratti di crostacei e fonti di carotenoidi e molluschi e alghe.

10% farina di krill + 5% di belachan e 5% di paprika forte

10% farina di kelp +5% GLM estratto e 5% di spirulina

Queste combo costose e professionali aprono le porte a sviluppi molto tecnici che ho trattato in maniera molto approfondita sui miei libri e nel blog del mio sito (www.sergiotomasella.it/blog).

Aromi di sintesi

Chiusa la parentesi sul mix, su cui non vi è molto altro da aggiungere se non parlare di meccanica più tecnica (che sarà argomento della prossima puntata), si aprono le porte sul magico mondo dei liquidi che aumentano in maniera esponenziale le nostre possibilità di sviluppo.

I liquidi più famosi sono gli aromi di sintesi, tecnicamente delle soluzioni complesse formate da un solvente in cui sono disciolte numerose sostanze che rendono le caratteristiche di odore e sapore dell’aroma stesso.

Quello che per noi è un semplice odore di banana, per il pesce rappresenta uno stimolo complesso fatto di sostanze organiche molto solubili che escono dalla boilie e vanno a impegnare dei precisi sensori che si trovano dentro e fuori dalla bocca del pesce.

Fragola o Banana? Scopex o ananas? Quelle che per noi sono domande legate alla differenza di odore, perdono di significato se rapportate ai sensi della carpa che non distingue tutte le varianti che sono per lei ben più simili rispetto a noi. Questo perché diversi gruppi di sostanze impegnano gli stessi recettori e sono quindi considerate uguali.

Ma in un aroma fatto bene i segnali utili sono diverse decine e sono composti di esteri, chetoni, ammine e acidi organici.

Tutte queste sostanze chimiche primarie hanno un preciso significato quando identificate dal pesce, significano CIBO!

E questo è il banale motivo per cui si mettono gli aromi nell’impasto delle boilies, oltre ovviamente a renderle distintive per il pescatore che è il primo pesce che abbocca a livello commerciale.

Battute a parte, sono ingredienti molto interessanti per costruire esche rapide magari con mix poco nutritivi, con le quali stimolare la voglia di alimentarsi dei pesci in condizione di branco e dove non vi sia troppo stress.

Il paradosso dell’aroma è che quando il pesce diventa stressato, questo fattore facilmente identificabile non attrae più ma respinge perché associato alla situazione di pericolo.

Liquid food

Con questo fantasioso nome si accorpano tutti quegli elementi liquidi anche molto differenti fra loro, che sono inseriti nell’impasto con finalità di gusto e attrazione.

Il più antico rappresentante di questo gruppo, a cui si deve il nome, è il Minamino syrup di Ayrton farmaceutica. Uno sciroppo ricostituente a base di zuccheri, vitamine, minerali, amminoacidi ed estratti di fegato e mucosa gastrica, reso famoso da Richworth che ci impostava tutte le sue ready made d’inizio anni ’90.

Le forme liquide delle farine di pesce, di carne, di cozza, di crostaceo  ecc. Sono tutti ottimi liquid food che si possono ottenere anche in casa. Nel mio libro Boilie istruzioni per l’uso descrivo molte ricette di liquid food self made.

Tante creme e salse da super market possono essere considerate ottimi liquid food e fra le mie scelte preferite vi sono il triplo concentrato di pomodoro e il burro d’arachide.

Anche qui le possibilità sono molteplici come il budget di spesa. Ognuno adegua al progetto e alle proprie tasche.

Tutti questi prodotti si dosano nell’impasto a partire da 20-30 ml. salendo anche a dosi importanti di 80-100.

Oli essenziali

Le piante, le spezie e i vegetali in genere possono essere concentrati nella loro essenza vitale attraverso un processo chimico di distillazione. In questo modo il gusto e le proprietà chimiche di qualche chilogrammo di pepe possono essere raccolte in 1-2 gocce di olio essenziale! Comprenderete facilmente la forza gustativa di questi prodotti che si prestano a essere i migliori in assoluto come rapporto qualità/prezzo.

I più famosi nel mondo della pesca alla carpa sono il pepe nero, l’aglio, il chiodo di garofano, la noce moscata, l’arancio, l’asafoetida, l’ ylangylang, la cannella e la vaniglia. Ma la lista è infinita ed ogni olio essenziale farmaceutico puro al 100% può essere utilizzato per i nostri scopi in dosaggi fra una e dieci gocce per kg. di mix.

Dolcificanti

Negli anni ’60 l’uomo studiò la possibilità di replicare il gusto dolce dello zucchero usando sostanze di sintesi, fra cui la saccarina divenne la prima scelta commerciale nella decade successiva. Abbiamo inoltre scoperto con precisi studi su molti animali da reddito che il gusto dolce è facilmente appetito da quasi tutte le specie animali con facilità. Per questo motivo le prime esche ready made furono dolcificate e da quel momento alla maggior parte delle boilies è sempre stata dolce.

Utile ma non indispensabile. Questa la regola che ci accompagna nell’uso dei dolcificanti di sintesi, che sono prodotti anche questi da dosare in gocce o pochi ml. per kg.

Nelle esche da pastura non servono, mentre nelle boilies veloci da pesca possono aiutare a far cadere prima il pesce in pastura.

Fra le tante possibilità ce ne sono due riconosciute universalmente come particolarmente efficaci in pesca: la Thaumatina e la Neoesperidina.

Sinergie fra gli ingredienti

Da tutto quello che abbiamo letto fino a qui, ci portiamo a casa il concetto che una buona boilie attrattiva è formata dall’insieme di una parte solida (mix) e da alcuni liquidi attrattivi più le uova che sono un ingrediente strategico in termini meccanici.

La combinazione classica prevede una sinergia di liquid food, aroma in dosaggio medio, olio essenziale in dosaggio basso e infine dose minima di dolcificante.

Non ci sono particolari accortezze nel miscelare ingredienti solidi e liquidi e un’esca potrebbe tranquillamente avere una base al forte sapore di spezie e pesce ed essere aromatizzata con un frutto dolce.

 

Nella prossima puntata entriamo in ambito più tecnico e professionale descrivendo anche processi di realizzazione di tipo industriale.

 

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