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Ancora liquid food self made

Nel variegato mondo della pesca sportiva ogni disciplina ha i suoi "segreti" più o meno nascosti che sono appannaggio di pescatori multidisciplina e inaccessibili agli specialisti di una sola tecnica. I carpisti sono al corrente dei "fatti" del carpfishing e spesso ignorano che l'antica arte di attrarre il pesce ha radici più profonde della nostra amata tecnica che in Italia nasce nel 1987...(clicca qui per leggere un articolo sulla storia del carpfishing italiano) (clicca qui per vedere il primo video tecnico sulla moderna pesca alla carpa girato in Italia).

La pesca al colpo è una disciplina più generica (in quanto rivolta a molteplici specie di pesce) ma specialistica per quello che riguarda l'arte di attrarre il pesce sotto canna grazie alla pasturazione. Gli specialisti di questa tecnica hanno imparato da tempo immemore l'arte del gestire la pastura da fondo ed i suoi ingredienti in funzione della specie di pesci da insidiare e anche della possibile selezione della taglia. Si è infatti capito che gli esemplari di una stessa specie sono più o meno sensibili ad alcuni stimoli in funzione dell'età e della taglia.

Nel mio libro The Bait Guru c'è un capitolo molto corposo sulla carpa, le sue abitudini alimentari e la sua sensibilità al cibo in funzione della taglia, perchè attraverso questo tipo di conoscenze il carpista più attento può sviluppare esche specialistiche per l'ambiente che affronterà. (clicca qui per leggere un articolo dettagliato sul metabolismo della carpa)

Uno dei segreti specifici per le pasture da carpa sono le crisalidi del baco da seta, insetti largamente consumati anche in ambito di alimentazione umana da secoli (nelle popolazioni indo cinesi) caratterizzati da un forte odore e gusto molto appetibile dai grossi esemplari di carpa.

Ci sono Hot spot in corrispondenza di campi gara permanenti di pesca al colpo dove le carpe sono diventate "drogate" di crisalidi, ma questo ingrediente viene facilmente apprezzato ed accettato in acque "vergini" a questo tipo di pasture.

Le crisalidi vengono acquistate secche e disidratate e normalmente vengono fatte bollire prima di utilizzarle in pesca nella pastura e come esche. Questo processo termico idrata gli insetti ed enfatizza ulteriormente il gusto e l'odore caratteristici.

Il nostro processo sarà ovviamente più violento e aggiungerà sfumature attrattive nuove, elementi di fermentazione ed esaltazione della sapidità.

Gli ingredienti per il nostro liquid food sono le crisalidi secche , l'aceto di alcol, il glutammato monosodico e l'acido ascorbico.

Il primo passaggio prevede di far bollire le crisalidi secche nell'aceto per 15-20 minuti (calcolati dall'inizio dell'ebollizione). Senza perdersi in dosaggi fuorvianti, basta ricoprire le crisalidi con aceto sufficiente (in linea di massima un litro ogni 500 grammi).

Il secondo passaggio si effettua quando il composto si è raffreddato aggiungendo 10 grammi di glutammato e 10 grammi di acido ascorbico per ogni chilogrammo di liquid food ottenuto.

A questo punto frulliamo il tutto aggiungendo aceto per regolare il liquido (che deve essere una sorta di crema come quella che vedete nelle foto a corredo nella gallery a fine articolo).

Segue una fase di fermentazione in vaso chiuso (sfiatando ogni 2 giorni) che dura almeno 10 giorni (con temperatura costantemente sopra i 20 gradi).

A questo punto il liquido è pronto per l'utilizzo in tutte le formulazioni con birdfood mix dolci, 50/50, birdfish, livermix e nutty dosando dai 50 ml. a salire per kg. di secco.

Non vi è dosaggio massimo, ma andare oltre i 150 ml. richiede un mix molto assorbente in grado di contenere tutta quella idratazione. A tale scopo vanno molto bene i mix dedicati alle Total boilies che trovate cliccando il seguente link: Ricette Total boilies.

Se ne volete produrre delle buone quantità lo potete stabilizzare con 100 grammi di sale fino inseriti per ogni chilogrammo di liquid food. In questa forma il liquido è stabile per mesi conservato in luogo fresco al riparo dalla luce. Se invece volete preservare la fragranza iniziale, potete congelare in contenitori mono dose e scongelare quando preparate le esche.

Spero che questo ulteriore stimolo vi sia piaciuto.

Viva il self made! Aiutatemi ad appassionare altri carpisti alle arti alchemiche condividendo questi contenuti a mezzo social! Il self made non deve spegnersi a causa della disinformazione!