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Un nuovo carpista

UN NUOVO CARPISTA

 

Un’esperienza tutta dedicata a chi vuole avvicinarsi per la prima volta alla tecnica del carpfishing. Prima parte.

 

Quando si vive pienamente una vera passione, noi stessi siamo portati a creare molte opportunità per viverla più intensamente possibile. Molto spesso capita infatti di ritrovarci sul bordo della nostra acqua preferita e renderci conto solo in un secondo momento, che invece stiamo lavorando…Oppure approfittare di una fiera, un convegno, una serata al club…È proprio l’insieme di queste componenti che migliora e rende unico ed insostituibile l’amore verso il nostro sport. Personalmente considero tutti questi momenti una fonte insostituibile per crescere, attingendo sempre nuovi spunti per riflettere sui più svariati argomenti, aumentando il nostro livello di preparazione. Nel nostro viaggio Londinese in visita a Richworth, passeggiando per Londra, Sergio entrò in un’edicola vicina alla zona centrale e ne uscì con ben quattro riviste (tutte nuove e diverse) di carpfishing!! Qualche ora dopo eravamo seduti in un tipico pub della zona, a sorseggiare chi una Forster s’ chi una Guinness, sfogliando le riviste del nostro amico. Ecco nata una buonissima occasione che crea nuovi spunti! Infatti a tutti era rimasto impresso un articolo sul quale iniziammo a discutere. Il pezzo trattava di una sfida che l’autore lanciava: catturare una carpa nel lasso di tempo di una giornata, con un’attrezzatura composta da un kit per piccoli pescatori… (costo 10 €) Una di quelle scatole con all’interno tutto il necessario per la pesca generica. Un’idea brillante, molto esilarante, stimolante dal mio personale punto di vista anche se personalmente la ritenevo forse un po’ troppo avanti per le nostre mentalità di pescatori Italiani, ma calata perfettamente nella realtà della pesca e del modo di vivere Britannico. L’ottimo spunto unito allo sprono sempre convincente di Sergio misero in movimento i miei stimoli per creare un articolo che potesse documentare che per la cattura delle carpe (anche grosse) non serve proprio tutto ciò che si vede nelle riviste. Per troppo tempo infatti mi sono preoccupato di illustrare attrezzature dalle cifre impossibili, non curandomi del fatto che esse potessero essere raggiunte soltanto da una cerchia molto ristretta di persone, attrezzature che personalmente ho collezionato dopo svariati anni dedicati al carpfishing, dimenticando invece gli attrezzi (molto spartani) con i quali anch’io ho iniziato… Il mercato odierno dedicato alla nostra tecnica offre sicuramente opportunità d’acquisto rivolte al più ampio spettro di acquirenti. Rimane sempre e comunque il fatto che per molti possibili appassionati, questi acquisti siano ancora rappresentati da “pacchetti” un po’ troppo costosi, mi riferisco ai più giovani, quei ragazzi che trovi la domenica mattina sulla sponda, come te, con gli occhi lustri a rimirare le tue attrezzature, e mandar giù il boccone amaro “dell’impossibilità”. A tutti loro (e ai loro genitori) questo pezzo è dedicato. Per iniziare con la tecnica del carpfishing c’è bisogno di poca (buona) attrezzatura e di uno specchio d’acqua che ci dia buone garanzie di successo. Come mi insegnava un signore che ho conosciuto e che probabilmente aveva capito molto della pesca, il quale mi raccontava che se vuoi avere un altro carpista, devi prendere un ragazzo, portarlo a pesca e (importante) farlo catturare! Questo signore si chiama Mario Molinari…Le componenti per poter fare qualcosa di buono c’erano tutte, la sfida poteva avere inizio!

OBBIETTIVO 1: ACQUISTO DI UNA VALIDA ATTREZZATURA DI BASE DAL PREZZO CONTENUTO.

OBBIETTIVO 2: CATTURA DI ALMENO UNA BELLA CARPA.

OBBIETTIVO 3: FARE IL TUTTO NEL TEMPO DI UN UNA GIORNATA.

Nella sfida ho affiancato mio figlio Gianluca che molto volentieri si è reso disponibile a rappresentare la sua categoria ed il ruolo assegnatoli. Il primo fondamentale elemento è rappresentato dalla ricerca dell’attrezzatura. In questo frangente risulta indispensabile affidarsi ad un negoziante di fiducia, il quale, sulla base delle proprie conoscenze e sulle esperienze di vendita vi saprà consigliare attrezzi che rappresentino la qualità al prezzo più conveniente. In questo noi siamo stati davvero molto aiutati da due veri “professionisti”, ai quali va il mio grazie per la loro totale disponibilità: Nadia & Piero di Boscolo sport. Il negoziante infatti ha il dovere (perlomeno morale) di indirizzarci all’acquisto di attrezzi che nella sua esperienza non abbiano dato problemi circa affidabilità, durata e performance, oppure informarci su particolari offerte (per es. canna/mulinello), che spesso le case propongono, dovrebbero anche portarci a conoscenza di eventuale materiale usato, il tutto atto a contenere il tetto di spesa.

Dopo essere stati informati e consigliati circa l’enormità di prodotti presenti in negozio, ecco la lista del materiale da noi acquistato, con il relativo prezzo, che ha carattere puramente indicativo.

1-Guadino 42’’ con manico in fibra € 21.00

2-Rod rest (appoggia canna posteriore) € 1.00

3-Con acquisto di bobina da 1000 mt 0.40mm ogni ricarica €5.00

4-Materassino per slamare con spessa imbottitura € 13.00

5 -Mulinello con bait runner e bobina di grande capacità € 55.00

6-Segnalatore visivo d’abboccata (swinger) € 5.00

7-Picchetti in alluminio regolabili lung. 70cm (x2) € 12.00

8-Stop boilies € 1.50

9-Canna   2,75 lb azione semi parabolica €25.00

10-Piombi da 70/80 grammi plastificati (x3) €4.00

 

 

11-Segnalatore acustico elettronico d’abboccata € 15.00

12-Treccia terminale (hppe) 20/25lb €8.00

13-Ago d’innesco per boilies € 2.00

14-Forbici €5.00

15-Confezione clip portapiombo (safety) con girelle comprese. € 5.00

16-Confezione ami n° 4 € 3.00

17-Fiocchi pva €4.00

18-Fionda con tasca per boilies €5.00

19-Boilies alta qualità € 10.30

20-Borsa portatutto € 18.00

 

TOTALE SPESA PER ATTREZZATURA DI BASE € 217.80

P.S. Per analoga attrezzatura nell’Aprile del 1992 spesi £ 830.000

 

Questa attrezzatura è tutto ciò del quale abbiamo bisogno per recarci a pesca ed avere delle “partenze”. Da sola però non basta, infatti per vincere la sfida (cattura in giornata) c’è bisogno di uno specchio d’acqua delle ottime potenzialità. Capita spesso infatti che il neofita, acquistata l’attrezzatura, si rechi a pesca nei luoghi più rinomati per il carpfishing, della sua zona, ignorando che proprio in questi luoghi spesso l’approccio di un pescatore agli inizi risulta essere impervio, in quanto la pressione di pesca, nel tempo, li ha resi luoghi difficili da affrontare. Dopo alcune battute di pesca infruttuose, il giovane pescatore si lascia prendere dallo sconforto ed abbandona. Un buon consiglio invece è quello di recarsi dapprima in luoghi che offrano dei pesci ben propensi nei nostri confronti, così da farsi subito contagiare dalla “febbre” da carpa e prendere confidenza con le situazioni che si presentano. La nostra scelta non poteva essere migliore in quanto abbiamo sfruttato la fortuna di avere a pochi chilometri da casa, una vecchia cava di ghiaia, circondata da una natura rigogliosa e matura, un luogo ideale per praticare il carpfishing, il lago “Al Pellicano” del quale ringrazio il gestore, l’amico Mario per essere sempre così disponibile e cortese. In questo luogo, una leggera pasturazione a pochi metri dalla sponda porta quasi sempre a buoni risultati. Semplici operazioni e montaggi senza inutili complicanze sono alla base del successo, particolari che approfondiremo, per motivi di spazio nel prossimo numero. Vi lasciamo alla sequenza fotografica, che più di mille altre parole fa pensare al vero spirito di un’altra splendida giornata passata nel segno della passione, in compagnia della propria famiglia e questo, concedetemelo, è un valore aggiunto dal prezzo inestimabile! Il carpfishing ha vinto di nuovo un’altra sfida, ed ecco com'è andata...

 

Ce l’abbiamo fatta! La sfida che ci eravamo promessi di affrontare è terminata con il migliore degli esiti, ossia un’intera giornata vissuta full immersion nel carpfishing. I risultati che sono stati ottenuti sono, a mio modesto parere, quanto di più eccitante che un carpista agli inizi si possa augurare di vivere. L’inizio è un momento fondamentale, in questa tecnica, più che in altre, in quanto la dedizione sia a livello di impiego del proprio tempo, sia che lo si voglia guardare dal punto di vista meramente economico, ha bisogno di un ritorno, in termini di tempo, abbastanza rapido. Avere un pesce di 4/5 kg appeso alla lenza e gestirne la cattura sino al rilascio, lascia nel pescatore novello un segno indelebile. Abbiamo vissuto questa prova nella convinzione di trasmettere i primi impulsi vitali nei soggetti più “a rischio”, accorgendoci che col passare delle ore questo fattore non è poi così difficile da trasmettere, cosicché anche mia figlia Maila e mia moglie cominciavano a mostrare i primi sintomi di contagio, condendo il nostro operato con commenti tecnici e scatti felini verso le canne, ogni qualvolta noi ci trovavamo un po’ fuori zona. Il richiamo del segnalatore elettronico è in grado quindi, di “risvegliare” chiunque, neppure la sirena di un allarme anti intrusione riesce a sortire lo stesso effetto…La scelta del posto ideale per chi vuole iniziare, deve essere alla base delle nostre considerazioni, una condotta semplice, basata su prodotti naturali e di qualità risulta una scelta obbligata se vogliamo ottenere risultati costanti. Nel nostro caso abbiamo operato nella tipica modalità principiante, ossia una base iniziale di 50 boilies (Strawberry) lanciate a fionda su di un fondale irregolare (a costoni) di 3.5 mt di profondità a 30 mt da riva. La risposta in questo luogo, salvo debite eccezioni, è molto veloce e di solito la prima cattura non si fa troppo attendere. Di solito la prima abboccata sta a significare che un discreto branco si sta interessando alle nostre boilies, quindi arriva il momento di lanciare in acqua un altro centinaio di palline, le quali verranno integrate da 20 sfere profumate dopo ogni cattura…Attenzione, quanto detto è riferito al lago in questione, (per la cronaca lago “Al Pellicano” di Villorba TV anche sede di Lovely carp club )   ognuno valuterà personalmente la propria situazione tenendo conto di tutto quello che può ritenersi utile (esperienze di altri pescatori, gestori, appostamenti in osservazione ecc.). Abbiamo anche certamente bisogno di un bagaglio di accorgimenti tecnici che ci diano la possibilità di affrontare in scioltezza i vari luoghi ma soprattutto in sicurezza, la cattura del pesce. Questo bagaglio non deve per forza di cose essere voluminoso, poche cose testate e sicure per noi e soprattutto per la carpa sono alla base del successo, conosco i migliori carpisti di vecchia data che negli anni hanno basato i loro trionfi sulla massima semplicità data da un pugno di conoscenze applicate, migliorate e all’occorrenza adattate. L’uso di pochi e fidati accorgimenti è una via sicura che ci porta a migliorarci, il tempo farà tutto quanto il resto…Nella sequenza fotografica, che spero sia sufficientemente chiara, trovano posto la fase d’innesco di una boilie su di un hair rig con l’uso dell’apposito ago, bloccata da uno stop-boilie, la costruzione di un terminale classico quale il no-knot, al quale abbinare un’asola mediante la quale fissare il finale alla girella che troviamo nell’assemblaggio del safety lead clip, anche questo dimostrato nelle sequenze fotografiche. È importante capire che costruire bene questi particolari è alla base del successo finale, ricordiamoci di bagnare sempre i nodi prima di serrarli e ad ogni dubbio che dovesse insorgere durante il nostro operare, è buona norma mettere tutto da parte e ricominciare. L’uso dei fiocchi in pva è molto importante anche per chi inizia, non c’è terminale che possa funzionare se si dovesse trovare aggrovigliato sul fondo dopo il lancio. Per far ciò, basterà “pinzare” un fiocco dei suddetti attorno alla madre lenza, bagnandone le estremità perché si incollino fra loro e possano rimanere fissate alla lenza, sarà sufficiente poi, attaccare la punta dell’amo al fiocco come ci mostra la foto, personalmente trovo che l’uso di questa piccola “assicurazione” sia sempre sensato. Cari nuovi carpisti, giovani e non, è giunto il momento di andare a pesca, dal mio profondo, un augurio sincero a tutti voi, di catturare subito qualche bel pesce. Ricordatevi che per le lunghe attese (che comunque inevitabilmente ci saranno) c’è sempre tempo, non preoccupatevi, le catture record arriveranno come frutti dolcissimi all’albero dell’esperienza, della maturità e della passione!