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Senza inflazione

              Senza inflazione (boilies per il lungo periodo)

 

 

Vi è mai capitato di ritrovarvi di buonumore per merito della vostra passione preferita? A me succede ogni qualvolta mi accorgo di aver intrapreso una strada buona per la risoluzione di qualche problema. Una specie di sorriso mi invade l’animo e i miei pensieri vanno indietro a frugare nei ricordi dei tempi andati, erano i giorni nei quali gli sfarzi del grande show di apertura , fatto di catture facili ma di altrettanta inesperienza, lasciavano il posto al sorgere dei primi problemi, tanto che arrivare a una cattura era diventata davvero un’impresa. Aggrapparsi alle riviste non serviva poi a molto ,in quanto la mancanza di esperienza trapelava anche su qualcuna di loro al punto tale che tra queste righe si poteva facilmente intuire che eravamo già sul viale del tramonto: la boilie non catturava più ! Le cose da fare erano due : tornare a pescare con il verme o andare avanti .Fortunatamente scelsi la seconda soluzione e oggi ho la fortuna di poter raccontare come andò. Sinceramente il problema dell’esca inflazionata era reale e sentito da molti ; questo era il risultato della situazione venutasi a creare e nella quale ci trovavamo. Purtroppo il mercato italiano poteva contare solo su qualche nome tra i quali Hutchinson, SBS, Kevin Maddocks e qualche altro, per l’importazione delle ready mades, anche perchè il solo parlare di fabbricarsele metteva i brividi a chiunque . Anche chi provava a cimentarsi trovava poche alternative tra le quali ricordo volentieri i prodotti di Capegeni che Tecnicarp offriva agli appassionati ,in quel periodo; ma era proprio la paura di commettere degli errori che teneva lontani molti da tale pratica. Se penso che le strade del cammino erano già state scritte nel primo libro di un autore italiano, un certo R.R. ,mi torna quella specie di sorriso al pensiero che per molti i problemi appena citati non sarebbero esistiti. Ricapitolando : la poca esperienza, con poche acque conosciute a disposizione, sottoposte a forte pressione, con i soliti tipi di esche, risultato: calo vistoso delle catture. La mia fortuna, comunque, è sempre stata quella di credere nelle cose che facevo e di avere la piena fiducia delle persone che con i loro preziosi scritti mi aiutavano ad andare avanti , passo dopo passo , senza sbalzi sfrontati in avanti, senza fretta...E’ proprio dallo studio di alcuni manuali specifici ,concretizzato da moltissime ore di prove sul “fronte”  che in materia di esche posso dire oggi di avere (lo credo io) le idee abbastanza chiare.Dalla mia parte ci sono solamente i risultati che mi gratificano pienamente e mi danno ragione delle scelte fatte. Per affermare ciò devo ammettere che quei periodi angosciosi li ho vissuti anch'io , onestamente innescare una mia “bricò”al posto di una “ready” magari di Hutchinson o Maddocks, faceva un po' paura ,ma chi inizia ,si sa, è già a metà dell’opera (e che opera) ne sa qualcosa Tiziana dal momento in cui trovò anche il secondo frullatore guasto per colpa di quelle indistruttibili crocchette per cani. D’altro canto io dovevo preparare il mio mix e nulla (a parte mia moglie) mi avrebbe fermato. Alle volte ,come ora ,però, mi faccio prendere un po' troppo dai ricordi, ma anche questi contribuiscono a chiarire come in quel periodo, caratterizzato da pochissime alternative abbia portato in evidenza una sorta di inflazione data dall’abuso delle solite cose. Prima di dare la piega tecnica all’argomento, devo puntualizzare alcune cose a favore delle ready-mades, per non rischiare ,con le righe che seguono,  di calare qualche ombra su di esse. Devo dire che queste magnifiche esche,data anche la vastità di ottimi prodotti che abbiamo oggi a disposizione (Nutrabait, Nash, Mistral, Solar e tante altre) stanno mietendo successi un po' ovunque. Sono comode per i viaggi, in sessioni settimanali, formidabili per le veloci pescate quando si necessita ,senza pasturazione preventiva, di presentare un’esca che “fulmini” già dal primo minuto, sono inoltre un vero toccasana per la pesca invernale, tutto questo (ma non solo) senza perdere una briciola di tempo ,secondo me questa invenzione è diventata indispensabile per il carp fishing moderno. Detto questo e girata la medaglia, l’altra faccia ne mostra i limiti ai quali solo un lavoro ben svolto a casa,può in alcuni casi ,porre rimedio. Le già pronte sono molto curate sotto il profilo aromatico,rimanendo beninteso,ottime anche per digeribilità e potere nutrizionale,questa particolare accuratezza aromatica ,però, in caso di lunghissime pasturazioni può avere effetti negativi sul pesce,facendolo arrivare addirittura alla repulsione ,questo, in certe acque e in certi periodi. Queste situazioni sono abbastanza comuni in quei luoghi dove la maggioranza dei pescatori pesca, ma soprattutto pastura tutto l’anno con le ready-mades. Per rendere chiara nella vostra mente questo tipo di situazione provate ad annusare il contenuto di una confezione di già pronte e fate poi la medesima cosa con le vostre “bricò” nelle quali avrete inserito l’aromatizzazione raccomandata. Il responso è quello che ,senza dubbio, non ci sia raffronto, in termini di fragranza, tra i due prodotti .Questa prova ci porta facilmente a credere che sia il prodotto più odoroso quello più efficace e in realtà per certi versi lo è, dimenticando però che nel lungo periodo le nostre amiche dovrebbero cibarsi di questi “odorosi bocconi”per svariati chili; io penso  sia naturale credere che un’esca casalinga meno “pompata” aromaticamente “rischi” ,a lungo andare, di risultare meno stomachevole della “sorella industriale”. Entriamo ora nel vivo della questione calandoci nella nostra realtà.Quanti di noi , carpisti impegnati,pianificano la loro stagione inserendo nel programma qualche viaggio in posti più o meno rinomati,un paio di acque nuove da provare e per finire, ma non per ultimo,il nostro posto,quello che ci vedrà impegnati dalle pescate veloci a una notte soltanto, oppure qualche sessione di più giorni,tutto questo avviene comunque sotto la costante presenza di una pasturazione regolare,che può durare un’intera stagione e in molti casi anche di più. E’ in questo ultimo caso che le commerciali si arrendono per lasciare campo libero a esche casalinghe di ottima fattura,semplici ,economiche e terribilmente efficaci nel convincere le carpe a cibarsi di loro costantemente e per periodi illimitati. Vi siete mai chiesti perchè le carpe già nella notte dei tempi ,venivano pasturate con il mais e oggi 2000 D.C., non c’è pescatore che non continui a farlo? Allora è vero che le carpe non si sono ancora nauseate di questa perla gialla!! Ma il mais è un alimento naturale , potrà dire qualcuno. Ma allora perchè devo ancora vedere una pannocchia che spunta dalla superfice del lago? Con questo e con tutto ciò che abbiamo di naturale e collaudato a disposizione oggi , possiamo ancora credere di non essere in grado di comporre una boilie di livello pari se non superiore al mais? Io credo proprio di si! Vediamo come...Il mix Agli amici i quali non hanno molto tempo libero a disposizione consiglio di acquistare il mix già confezionato ,la scelta attuale è imbarazzante , come al solito andare sul sicuro è l’unica via da seguire per non rinunciare a inconfutabili garanzie sulla qualità del prodotto, per chi invece vuole sapere per filo e per segno cosa dà da mangiare ai suoi “animali” e nel contempo ama “imbiancare” il proprio garage di polvere di farina, consiglio di rubare subito dalla cucina una bilancia per alimenti , con la quale ci aiuteremo a comporre la nostra miscela. Le farine che nella mia esperienza sono esenti da inflazione non sono molte, sono facili da trovare e costano poco. Prima fra tutte il semolino per passare alla farina di soya, i due pilastri fissi nel mondo delle esche da carpfishing, anche latte in polvere, farina di arachidi , di riso, i pastoncini per canarini (giallo e rosso),le formidabili farine di pesce (sarda in primis)e per chiudere l’elenco che potrebbe comunque continuare , la non molta ,ma per me irrinunciabile caseina. Io credo che questi prodotti non abbiano nulla da invidiare, in quanto a naturalezza, all’altrettanto invidiabile granoturco. Una corretta bilanciatura di queste ottime farine deve essere impostata tenendo presente le caratteristiche di ogni singola farina (capacità legante e valore nutrizionale)facendo quadrare il tutto ,prima sulla tavola di rollaggio e poi ,dopo la bollitura, nella durezza derivata da una perfetta stagionatura, infine, conseguentemente a svariate ore di immersione in acqua. In questo contesto consiglio di far riposare le boilies  15/20 giorni prima di utilizzarle con il vostro righ, in questa operazione sarà opportuno trovare la collaborazione di un piccolo  trapano e qualche spruzzatina di ottimo bait-dip ,soprattutto all’interno del piccolo foro procurato,tutto ciò doverosamente preparato qualche ora prima dell’impiego. Nell’ambito di questo tipo di lavori ,per tenere lontana l’eventuale confusione che posso aver creato nella mente dei pescatori meno ferrati in materia, mi sono permesso di allegare un paio di ricette: nulla di nuovo, intendiamoci, a parte il fatto di essere state ampiamente collaudate su lunghi periodi e di avere garantito nella passata stagione nelle 16 sessioni della durata di 15 ore cadauna la bellezza di 155 catture con 23 pesci del peso compreso tra gli 11Kg e 19Kg.Ribadisco il fatto che nell’arco di un anno volano in acqua quasi 100Kg di queste boilies e le mie carpe continuano a farsi trovare ancora all’appuntamento con la pastura ma soprattutto con il guadino...Additivi Per costruire un’ottima boilie non basta però solo un buon mix ,certo, il potere nutrizionale è importantissimo , ma da solo non basta ,ecco allora che il contributo dato dalle giuste dosi di ingredienti complementari sia essi liquidi che in polvere aiutano il composto nell’azione di attrattività,di stimolazione e sicuramente aumentano il potere nutrizionale dell’esca stessa donandole quel tocco di naturalezza in più .Pochissimi  prodotti da me testati hanno guadagnato la mia fiducia, sono tutti prodotti in cui la qualità giustifica il prezzo ,non potrei più immaginare una mia esca senza Kelp,Robin Red,oppure senza i (come li chiamo io)fantastici quattro : Green lipped mussel, liver extract, srimp e lobster ,questi estratti sono una vera marcia in più e sicuramente sentiremo parlare di loro molto più approfonditamente nel futuro delle esche da carpa. Tra queste “polverine” meritano menzione d’onore anche Betaina HCL e Creamy super sweet per le garanzie di cattura che hanno saputo assicurare. Pensate che con questi ultimi ,ho potuto catturare una regina di 8Kg per ben tre volte....Nella stessa notte!!Io credo che le carpe che visitano la mia zona,lo facciano perchè vanno pazze per le mie “bricò”.Altri ingredienti sui quali riporre la massima fiducia sono di profilo espressamente casalingo , in tutti i supermarket possiamo infatti trovare lo zucchero, il fruttosio oppure i grandi barattoli di spezie (curry, paprika dolce, cannella) da usare nella dose massima di 50gr. per kilo di mix. Chiudendo la parte secca,passiamo ora ad analizzare quelli che sono gli additivi liquidi che si sono dimostrati di inossidabile efficacia nel lungo periodo. Anche in questo caso non mi dilungherò, nella lista dei miei preferiti,se potrei permettermi il contrario dovrei passare la mia vita a testare prodotti ,credo invece che ognuno di noi possa scegliere delle cose nel vasto panorama ,alle quali riservare una giusta dose di fiducia, per poi darne un giudizio. Quella che è una mia convinzione , riguarda la base aromatica della boilie virtualmente senza inflazione. Secondo me una base portante basata su olio essenziale (con adeguata dose di emulsionante)è quanto di meglio possiamo desiderare, essenze di questi toccasana ve ne sono un’infinità e consiglio di provarne più di uno ricordando però, che ogni olio essenziale lavora in maniera differente e quindi necessita di brevi periodi di acclimatazione per essere completamente accettato dal pesce. Se invece siete legati affettivamente al caro vecchio aroma , usatelo pure nella dose di 1/3 di quella raccomandata ,affiancando i  2/3 rimanenti con il già menzionato olio essenziale. Qualche altra pozione liquida di sicura efficacia è individuata in alcuni prodotti che hanno fatto la storia delle esche fatte in casa , tra questi Multimino e Nutramino, la melassa liquida (da sostituire assolutamente agli sweetner) tutti i deliziosi Cajouser, terminando questa lista con Corn steep  liquor . Fondamentale ora una nota sugli olii alimentari che aumentano considerevolmente le prestazioni della nostra esca facendole compiere quel salto di qualità necessario per essere vincente nelle lunghe pasturazioni. Le mie scelte ricadono su Blended fish oil, Total hemp oil o The complet food oil e con questo è tutto , basterà unire al composto la dose raccomandata di  Preserver Bait e , completato il lavoro, fare asciugare il tutto su di una rete di plastica che consenta il riciclo d’aria di un ambiente il più possibile buio,fresco e asciutto per la durata di 10 giorni circa , quanto detto offre alte garanzie nel voler disporre per lunghi periodi di esca fatta da soli e perfettamente sana. L’ ultima nota , ma non per questo meno importante,è dedicata agli inneschi ,questi , meriteranno rigorosamente il rito della cottura a vapore,quantificata in 8 minuti di trattamento per boilies da 20 mm, questo vi darà modo di usufruire di un’esca intatta in tutte le sue parti e nettamente superiore ,in quanto ad attrattività, dal resto della pastura. Un altro particolare emerso dopo questa procedura è che le interessate peseranno meno di quelle cotte tradizionalmente e in certi casi ,peraltro frequenti siamo giunti a una stabile galleggiabilità mantenendo tutto quello che era stato bollito normalmente ad un perfetto affondamento , credo che l’uso in sinergia di questi prodotti di una ricerca fatta di passione e tante prove ,siano qualcosa di estremamente valido e sicuramente rendono ancor più discreto il nostro approccio. Se volessimo riassumere in breve quanto detto sinora potremo sintetizzare in questa maniera: pochi prodotti, lunghe prove. Questi sono i segreti per uscire da quel viale del tramonto, per  superarsi stagione dopo stagione , in un crescendo entusiasmante che ti porta ,alle volte, a pensare che più di così non  si può , mentre il bello , in realtà ,deve ancora arrivare....   

 Le ricette :

MIX DI BASE :                                FISH MIX:                                                  NUTTY MIX:

 

30% semolino                                50% mix di base                                           50% mix di base

30% farina di soya                       15% farina di sarda                                      15% farina di arachidi

10% latte in polvere                      5%  Kelp powder                                          5%   robin red

20% farina di riso                        10% pastoncino giallo                                  5%  misto spezie (curry-cannella)

10% caseina                                  10% farina di riso                                            5%   semi di niger

                                                           5%  zucchero                                                  10% farina di riso

                                                           5%  caseina                                                       5%   fruttosio

                                                          1/3 d.r.* violet (NUTRABAITS)                      5%   albumina

                                                          2/3 d.r.olio ess. cumino                                1/3d.r. brasilian nut (NUTRABAITS)

                                                          d.r. melassa liquida                                      2/3 d.r. olio ess.cassia tarpenes

                                                          d.r. betaina                                                       d.r. Cream cajouser

                                                          d.r. estratto nat. aragosta                          d.r. Corn steep liquor

                                                          d.r. miscela di oli di pesce                           d.r. Total hemp oil

 

(*d,r.=dose raccomandata)    d.r. emulsionante                                           d.r.emulsionante