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Fasi alterne...il risveglio

FASI ALTERNE: IL RISVEGLIO

Eccoci qui amici, pronti a lasciarci l'inverno alle spalle e rivedere il nostro approccio in un ottica primaverile e pre frega.

Purtroppo  nessuno è in grado di prevedere l'evoluzione climatica in questi anni di incertezza, da qui il titolo che prelude a momenti di caldo e rinascita acquatica, intervallati dalle ultime sciabolate del generale inverno.

L'acqua ha un gradiente termico differente dall'aria e questo significa che se le temperature esterne salgono in maniera percepibile, non significa che vi possano essere sbalzi evidenti nell'acqua.

L'acqua ha tempistiche più lunghe ed il cambiamento risulta essere più evidente nei bassi fondali e nelle acque più scure (come colore) che attirano più irradiazione solare.

La prima cosa da portarsi a casa è che in giornate di sole con temperature stabili sopra i 12°C vale la pena di tentare anche al volo nei bassi fondali che hanno avuto esposizione solare diretta, anche nelle piccole cavette che sembrano "morte".

Approccio con bombetta oppure stick di rete, che contiene sbriciolato di boilies Totaltotal pure liver ), micropellet al fegato  bagnate con fegato liquido , innescando una piccola boilie da max. 15-18 mm. massima discrezione nell'approccio per non spaventare il pesce e ci si possono togliere delle soddisfazioni, ovviamente senza pretendere il target fish, ma accontentandosi di "levare il cappotto" che a febbraio è già molto.

4-5 giorni di temperature sopra media riescono invece ad innescare cambiamento anche nel liquido e questo può iniziare a smuovere in maniera molto più marcata il metabolismo delle nostre amiche che inizieranno a percepire il bisogno di nutrirsi per recuperare energie vitali prefrega.

In questa fase che sarà preponderante con acqua stabile sopra i 12 gradi, il pesce di taglia ricerca precisi segnali di nutrimento perchè ha bisogno di proteine ad alto valore biologico (ovvero di origine animale) e diventerà progressivamente più recettivo e sensibile a boilies di un certo livello.

Esche HNV al fegato, alle proteine del latte e al pesce, saranno scelte potenti con cui interessare le carpe in questo periodo magico.

In questo caso ci si dovrà approcciare alle aree di alimentazione ed in prossimità dei posti adatti alla frega.

E qui nasce il problema. La pesca primaverile ad alti livelli è difficile e richiede coscienza e conoscenza dello spot e delle abitudini del pesce. Non è il momento adatto a esplorare posti nuovi o per le improvvisazioni, si rischiano batoste buttando via parecchio denaro in esche di qualità che sono indispensabili, ma che non catturano se le buttate dove non c'è il pesce.

Gli approcci più semplici avvengono nelle piccole cave con diametri inferiori ai 200 metri, spot che possono essere agevolmente controllati da una sola postazione che permette di calare in più punti differenti. In ambienti così piccoli si possono pasturare i 3-4 punti più interessanti con 5-10 kg. di boilies a pasturazione. il quantitativo di 1 kg. di buone esche HNV anche semplici, unito magari a 2-3kg.di mais ben bollito, rappresenta lo schema ideale da proporre in un paio di volte a settimana.

Bassi fondali esposti al sole, anse con vegetazione fitta, alberi sommersi o altri ostacoli, rimangono le scelte migliori da affrontare in questi piccoli ambienti. Così facendo siamo in grado di valutare con 3 canne (una per spot) tutta la cava, concentrando ovviamente l'azione lì dove si notano i segnali più invitanti.

Anche i piccoli canali sono facilmente interpretabili e le aree in prossimità di idrovore, grandi curve o anse ricche di canneto, sono di certo gli spot ideali quando il pesce inizierà ad avere stimolo per la frega. Ovviamente discorso a parte per le acque salse per le quali vi rimando all'articolo precedente a questo dove se ne parlava.

Grandi fiumi...ottime prospettive se non c'è acqua di neve o acqua sporca causa pioggia. In questo caso le confluenze con corsi d'acqua minori o la presenza di dighe e opere idrauliche possono essere determinanti per la presenza dei pesci. Così come le "morte" collegate direttamente al fiume possono trasformarsi in "paradisi dell'amore" appena le temperature si adeguano.

I grandi laghi e  le grandi cave, necessitano di precise informazioni logistiche per determinare la presenza delle condizioni alimentari e di vegetazione adatte al pesce nel proseguo della stagione. Purtroppo qui conta più di tutto l'esperienza diretta ed il DIARIO CATTURE  un accessorio fondamentale dove stagione dopo stagione, il carpista attento si segna gli spostamenti dei pesci e le condizioni di cattura avvenute nei vari spot (esche incluse). Il risveglio e la frega sono in assoluto gli eventi più stabili ed è ASSOLUTMENTE CERTO ritrovare i pesci sempre NELLO STESSO POSTO, anno dopo anno, per riprodursi.

Se voglio affrontare un grande bacino senza dati diretti, mi devo quindi informare presso altri pescatori, sperando nel loro aiuto. Un consiglio che mi sento di darvi è che ogni volta che avete notizie certe della cattura di un grosso pesce, con dettagli come luogo, orario e tipo di esca (e altri reperibili come fase lunare e temperatura di aria ed acqua), segnateli nei vostri diari anche se non avete preso voi quella carpa!

Il vostro diario diverrà così un pratico manuale d'istruzioni dello spot in questione, velocizzando i tempi di acquisizione dei dati stessi.

Vi esorto a leggere gli altri articoli sulla primavera che trovate già consultabili su queste pagine.

 

 

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