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Estratto di lievito ed idrolizzato

Prendo spunto da alcune domande ricevute via Facebook per creare una pillola di bait guru che possa aiutare nella scelta e nell'acquisto di questa ampia categoria di prodotti.

Il lievito di birra Saccaromyces cerevisiae è un fungo noto all'essere umano dall'alba dei tempi. si tratta di un organismo unicellulare naturalmente presente sulla buccia della frutta che l'uomo ha imparato a sfruttare per le fermentazioni dell'uva e dei cereali al fine di produrre bevande alcoliche (vino e birra) e per trattare le farine di cereali rendendole più digeribili ed utilizzabili per la panificazione.

(clicca per vedere un video sulla vita del lievito)

Il residuo che rimane dopo queste operazioni di trasformazione nelle quali il lievito si "mangia" gli zuccheri cambiando la loro forma finale, viene utilizzato da sempre nell'industria mangimistica come appetizzante e fonte di amminoacidi, vitamine e minerali fondamentali per la crescita ed il benessere di molte specie animali(pesci inclusi)

Quello che rimane sono cellule di lievito morte, caratterizzate da un interessante componente nutrizionale e da un gusto che sappiamo essere molto apprezzato dalle grosse carpe.

Nascono così dei prodotti integratori ad uso umano che non sono presenti nella nostra cultura alimentare ma che spopolano invece nel mondo Anglosassone.

Per questa disponibilità e qualità, vennero utilizzati fin dagli albori, dallo stesso Fred Wilton (inventore della boilie) per caratterizzare in termini gustativi ed apportare preziosi nutrienti.

(clicca qui per leggere com'è nata la boilie leggendo la storia autografa di Fred in esclusiva per The Bait Guru)

Fred usava un prodotto dell'epoca dedicato all'alimentazione umana come integratore energetico, il P.Y.M. (acronimo di Philips yeast mixture) composto di polvere di lievito, vitamine e minerali.

Di fatto il gusto piace un sacco alle grosse carpe che apprezzano la maggior parte dei cibi fermentati che risultano estremamente attrattivi a causa di un insieme di sostanze fortemente solubili che contengono.

Nella cultura anglosassone il lievito è utilizzato fin dalla prima guerra mondiale, come alimento di eccellente qualità e gusto, sotto forma di crema spalmabile (una sorta di nocciolata di lievito, per capirsi) che i soldati utilizzavano come sostegno per gli sforzi e la terribile vita nelle trincee.

Purtroppo pochi negozi italiani trattano le creme come Marmite o Vegemite, ottimi "liquid food" già pronti ed utilizzabili per straordinarie caratterizzazioni del 50/50, mentre si trovano alcune alternative Bio, nei negozi specializzati in alimentazione naturale e salutistica.

On line si trova tutto, con costi superiori al negozio, ma comunque interessanti se rapportati a prodotti equivalenti venduti nei negozi specializzati di pesca.

Le varie marche differiscono solo per la densità della crema e per eventuali piccole aggiunte aromatizzanti, ma non vi è differenza pratica nell'utilizzo che noi ci proponiamo, tenendo presente che più un ingrediente è liquido, maggiore è la velocità con cui esce dalla pallina, ed abbiamo capito leggendo bait guru che questa non è una qualità assoluta, ma che dipende dall'utilizzo finale che facciamo della boilie.

Il prodotto zootecnico liquido che può sostituire queste creme si chiama Distiller ed è normalmente utilizzato come integratore per mangimi di facile reperibilità.

(scopri cos'è il distiller cliccando qui)

Queste creme erano in passato ricavate dallo scarto della lavorazione della birra e del whiskey, ottenendo quindi un prodotto a costo praticamente nullo, mentre oggi sono prodotte appositamente coltivando il lievito di birra su opportuno substrato (in genere melassa di barbabietola).

E qui veniamo alla principale distinzione di due grandi categorie di prodotti con costi molto differenti fra loro:

  1. i lieviti spenti zootecnici, scarti delle lavorazioni precedentemente trattate
  2. l'estratto di lievito, prodotto appositamente coltivando il lievito su matrici zuccherine per alimentazione animale e umana

La prima categoria ha un costo in genere variabile fra 2 e 5 euro al chilogrammo (in funzione del confezionamento) ed un odore e gusto pungenti e caratteristici, conferiti dalla presenza delle cosi dette "trebbie di birra", il residuo fermentato dei cereali sottoposti all'azione dei lieviti. Si tratta quindi di un mix di cellule di lievito morte e di residui zuccherini e acidi di varie tipologie di cereali.

Già la definizione dimostra come possano essere ingredienti molto interessanti ed economici, su cui imbastire la parte di volume di birdfood mix e birdfish mix dedicati alla produzione di grosse quantità di prodotto a budget calmierato.

Questo è il lievito spento a cui mi riferisco, in genere, nelle mie ricette dedicate proposte sui libri e qui sul blog. 

Queste farine che possono avere una percentuale di lievito fra il 30 ed il 60% si attestano su valori proteici medi compresi fra il 35 e il 45%, con un ottimo spettro amminoacidico.

Personalmente ho sempre usato il prodotto Leiber destinato ai cavalli che si presenta con una granulometria non troppo fine, e con un odore e gusto molto marcati. un prodotto economico commercializzato dai consorzi specializzati in sacchi da 25 kg. ad un prezzo di circa 50 euro ivato.

Molto buono anche il lievito zootecnico del mangimificio Zebele che propone sia la versione zootecnica con trebbie che quella purificata più costosa di cui parleremo fra un attimo.

 

La seconda categoria di prodotti, sia ad uso zootecnico sia umano, è rappresentata dagli estratti di lievito. Queste sono in genere le farine che troviamo nei negozi specializzati del carpfishing e on line a costi variabili fra 4 e 7 euro al chilogrammo.

Si tratta di un lievito prodotto appositamente per lo scopo (e non lo scarto di altre lavorazioni industriali) che poi viene sottoposto a un processo di ultra centrifugazione che estrae (da qui il nome) il contenuto della cellula, ricco di nutrienti, dalla parete cellulare e dai residui del substrato di sviluppo, concentrando quindi i nutrienti primari. Viene infine ridotto a farina con un processo di spray dried (come le proteine del latte).

(clicca qui per leggere come si differenziano fra loro le proteine e i derivati del latte)

Si tratta quindi di una sostanza più nutriente, con proteine mai inferiori al 50% ma dal gusto più tenue, seppur molto appetibile.

Questi prodotti sono la scelta ideale per esche nutritive più impegnative e per tutti quei casi in cui risulta importante togliere gli stimoli animali (farine di carne e pesce) che alimenterebbero il disturbo di alcuni opportunisti come i pesci gatto, come ad esempio i nutty mix all'arachide con una buona introduzione di estratto di lievito(10-20%) rullati molto spinti come speziatura, che piacciono molto alle grosse carpe e consentono un livello di nutrienti in grado di tenere i pesci in pastura per tempi più lunghi.

(clicca qui per una ricetta a base di arachide e lievito)

 Bisogna fare attenzione alla leggerezza e granulometria di questo tipo di prodotti che non possono essere dosati oltre il 20% perchè tendono ad alleggerire la struttura dell'esca. Questo fatto, unito ad una cottura stressante come temperature (cuore dell'esca che supera gli 80 gradi) potrebbe determinarne il galleggiamento! Ogni prodotto va quindi provato creando un kg. di mix prova prima di imbastire grosse produzioni.

Esistono poi degli ingredienti tecnici definiti " estratti di lievito trattati enzimaticamente" che altro non sono che degli idrolizzati utilizzati in ambito farmacologico o in allevamento come stimolatori di appetito, che sono ricavati sottoponendo la pasta di lievito spento ad un processo enzimatico che scompone le proteine e gli zuccheri, in molecole più piccole e solubili.

In genere questi prodotti sono molto più liquidi e aromatici e vengono proposti solo da aziende specializzate nel pet food oppure da marchi legati alla pesca ed al carpfishing in particolare.

Ricordo che Dave Thorpe aveva in catalogo un prodotto a base di lievito trattato che si chiamava "the one", mentre io personalmente ho spesso usato il lievito trattato enzimaticamente dell'azienda Feedstim quando avevo bisogno di reperire piccole quantità nell'ordine di pochi litri di prodotto.

Ribadisco comunque che l'uso degli estratti spalmabili ad uso umano è perfettamente sovrapponibile. Se invece voglio partire dal lievito è sufficiente trattare con bromelina e papaina (5 grammi per 100 di prodotto) dopo aver sciolto in un liquido tipo sciroppo di malto o melassa, realizzando una predigestione proteica casalinga.

L'operazione è molto semplice,basta sciogliere pochi grammi di enzimi in qualche millilitro di acqua e miscelare bene con l'impasto di lievito,lasciando agire il tutto a temperatura ambiente per almeno 24 ore.

Il risultato sarà una forma più liquida e solubile del prodotto di partenza.

L'idrolizzato di lievito è un prodotto costoso da usare come liquid food per dare gusto ed attrazione molto marcata in ricette specialistiche e particolarmente performanti se associato ad altri predigeriti e idrolizzati di pesce o di origine animale.

Chiudiamo la carrellata dei prodotti disponibili parlando di alcuni lieviti brevettati da grandi multi nazionali come Lessafre e Altech che hanno trovato il modo di micro incapsulare le cellule vive del lievito consentendo loro di sopportare soglie di temperatura elevate, fino a 85 gradi centigradi (tenente presente che il lievito muore a 55-60 gradi) che sono poi le temperature massime raggiunte con la pellettizzazione. questo permette di fare arrivare i lieviti vivi nel mangime con eccezionali benefici in termini di salute e crescita per gli animali(carpa inclusa come risulta da molti studi specifici fatti su BioMos). Questo permetterebbe di creare delle boilie eccezionali da lungo condizionamento.

Vi lascio in gallery le immagini dei prodotti.