Ma allora è diventata una fissa!!!
Perchè replicare tutte queste esche ready made?
C'era un tempo in cui facevo consulenze gratuite sulle esche, sui mix e sui liquidi in genere. Bastava compilare un modulo e presentarmi un progetto e io davo una consulenza completa e professionale seguendo ogni fase dello sviluppo.
Questo lavoro era legato ad un operazione benefica atta a raccogliere fondi (attraverso una donazione libera a Carpfishing club italia) per finalità di controllo e ripopolamento delle acque pubbliche ed io lo facevo ovviamente GRATIS. Poi ho smesso perchè in troppi mi hanno preso in giro mortificando una cosa per me molto seria...
In quel frangente mi sono arrivate molte richieste di replica di esche pronte e, dove possibile, siamo arrivati a sviluppi molto interessanti e gratificanti (sia in pesca, sia per chi li ha sviluppati).
Starbaits è un'azienda francese che non ha certo bisogno di presentazioni essendo presente sul mercato dell'esca fin dagli albori con i pionieri fratelli Mahin. Che dire poi di Sensas, colosso che ingloba il marchio Starbaits, leader mondiale per ciò che riguarda il mondo della pesca al colpo?
Ecco quindi che le palline pronte di quest'azienda sono nel cuore di tanti pescatori e com'è giusto che sia, molti si sono chiesti nel tempo se fosse possibile la replica fedele delle loro esche di fiducia.
Non è infatti questa la prima boilie di Starbaits che ho seguito nella replica!
(clicca qui per la ricetta replica delle SK30)
E questo la dice lunga sulla bontà dei progetti della casa francese che hanno certamente superato la prova del tempo come affidabilità e successo!
Il progetto Hot Demon replica mi è stato proposto da un carpista di provata maturità e capacità in termini di self made e questo mi ha fatto capire fin da subito che sarebbe stato probabilmente facile arrivare ad un buon risultato unendo le forze e sfruttando la sua capacità di riconoscere alcuni ingredienti "a naso", operazione indispensabile per arrivare alla perfezione.
Facciamo però una doverosa premessa.
L'obbiettivo non è replicare il sistema produttivo industriale adottato da Starbaits (che per inciso non usa uovo, ma acido alginico) ma adattare ad un ottimo self made di qualità che ci porterà quindi ad ottenere una pallina personalizzata molto in sintonia con l'originale.
Uguale? Peggio? Meglio? Punti di vista, di certo un'esca fatta a mano e personalizzata offre l'innegabile vantaggio di amplificare qualsiasi cattura regalandole una soddisfazione più completa e massimale.
Capite perfettamente che è fondamentale poter disporre della boilie originale per comparazione visiva, olfattiva, di gusto e per poter valutare il prototipo in pesca "in parallelo" con la pallina di partenza.
Questo ci permette di poter affermare che la replica è venuta sovrapponibile all'originale (come in questo caso).
Il primo passo per la replica è l'analisi degli ingredienti solidi (riportati per legge sulla confezione in ordine decrescente) e in questa fase io intervengo ipotizzando i dosaggi , facendo una stima incrociata del costo produttivo, costo all'ingrosso dell'ingrediente e ipotetica quantità inserita.
Già in questa prima fase abbiamo capito che alcuni ingredienti sarebbe stato più facile ed economico inserirli come liquidi invece che solidi, migliorando anche la gestione delle quantità e rendendo iper idratata un'esca che sulla carta è già molto rapida (il concetto di Total bait, se non lo conosci clicca qui)
Il mix base ottenuto è così composto:
- 40% semola rimacinata
- 25% soia tostata
- 15% Robin red self made
- 10% fishmeal predigested
- 7% latte scremato in polvere
- 3% betaina
Ovviamente vi sono delle incongruenze con la lista ingredienti delle palline pronte, variazioni necessarie per creare un mix rullabile con 6 uova per kg.
L'alto livello di Robin red è dettato dall'uso della versione self made del prodotto nella sua variante più tecnica, se non conoscete le ricette della replica di questo famoso pastoncino ve le linko di seguito.
(ricetta replica Robin r. con ingredienti da super mercato)
(ricetta replica Robin r. professionale)
L'utilizzo di un prodotto commerciale tipo l'ottimo red carpet di CBS o l'originale Haiths (occhio però ad usare la versione che definiscono hookbait) permette di ridurre la dose a 10% compensando in soia.
(Una versione super low cost di questo famigerato ingrediente può essere ottenuta mescolando paprika forte e muscovado in parti uguali)
L'utilizzo di una versione specifica del pastone può ovviamente determinare una variazione del colore finale delle esche, particolare a cui abbiamo dato poca importanza.
Il latte si rende necessario per adattare il mix in termini plastici alle tavole di rullaggio self.
La canapa è stata omessa perchè destabilizza la conservabilità delle boilies senza apportare evidenti vantaggi pratici se non estetici.
Il mix rulla perfettamente con 6 uova medie in normali condizioni ambientali.
La parte liquida è quella su cui si fonda tutta la potente forza attrattiva di queste palline piccanti e speziate che non nascono certo per pasturazioni abbondanti di condizionamento, ma per attrarre e catturare in tempi brevi senza preventiva pasturazione.
Come sempre vi porto la mia regola e definizione di base che permette di identificare un progetto in base alle sue componenti primarie:
Nella parte liquida vengono inseriti ingredienti come il lievito ed il fegato che sono presenti in forma solida nella ricetta commerciale. Questa scelta è dettata dalla possibilità di gestire meglio l'idratazione e il dosaggio.
La parte liquida è così composta (dose per 1 kg. di secco):
- 50 ml. di glicole E1520
- 25 ml. di fegato liquido
- 25 ml. di lievito liquido
- 6 ml. aroma squid (come da indicazione produttore)
- 3 ml. aroma indian spice (come da indicazione produttore)
- 10 gocce olio essenziale timo rosso
- 10 gocce olio essenziale peperoncino
- 5 ml. dolcificante NHDC
Il glicole sarà il solvente adatto a creare un unico liquido composto miscelando tutti gli elementi prima di inserirli nel secco. Questa operazione può essere fatta qualche giorno prima di impastare per creare un ottimale amalgama fra tutti gli elementi.
Questo ottimo umettante manterrà le esche morbide come appena cucinate rendendole esattamente identiche alle ready di riferimento.
Fegato e lievito liquidi sono la colonna vertebrale attrattiva del nostro progetto. Elementi molto solubili, rilasceranno costante attrazione per tutta la vita operativa della nostra boilie.
Nel caso della nostra replica entrambi i liquid food sono stati elaborati in casa dall'amico Vito che ormai è diventato un produttore autonomo per tutti ciò che riguarda gli ingredienti delle sue esche!
Nel caso di chi non ha ancora iniziato a fermentare e predigerire autonomamente, si può ricorrere a ingredienti commerciali.
(link per l'acquisto di fegato liquido)
(link per l'acquisto di lievito liquido)
Per quanto riguarda la combinazione aromatica e di gusto, data dagli aromi più gli essenziali, è stato necessario svolgere un attento studio come un sommelier dell'esca assaggiando e annusando con attenzione. Sembra fantascienza...ed invece è l'unico metodo!
Neppure un'analisi spettrografica computerizzata ha la capacità di individuare la composizione se si mescolano più sostanze chimiche complesse (come nel caso di aroma+essenziale) ed un naso allenato riesce dove non arriva la scienza.
Emblematica fu la mia esperienza alla fine degli anni '90 quando decisi di replicare il Robin red e fui aiutato da un'amica, abile sommelier, che identificò senza troppa fatica tutte le spezie presenti nel pastone originale.
Anche il gusto ha richiesto una buona abilità nel selezionare il mix di odore e piccantezza che è sinonimo di hot demon.
L'individuazione della nota caratteristica del timo rosso e l'inserimento del peperoncino oleo resina ha permesso una buona approssimazione. Badate bene che l'intensità è legata allo specifico prodotto usato. Si può giungere alla piccantezza anche attraverso l'habanero o la capsaicina pura, ma in quel caso i dosaggi dovrebbero essere ritarati.
Il dolcificante dona quella rotondità e dolcezza comuni a molte ready made di questo tipo.
Per stabilizzare perfettamente le boilies tanto da poterle insacchettare conviene aggiungere 5 grammi di vitamina C e 5 grammi di propionato di calcio, oltre a lasciare asciugare per 24 ore almeno prima di imbustare.
Altrimenti vi conviene congelare le esche il giorno dopo averle cotte.
Le esche realizzate e visibili nella gallery sono state impastate con metodo crazy e cotte a vapore.
(non conosci il metodo crazy? clicca qui)
(in quanti modi si possono cuocere le boilies? clicca qui per scoprirlo)
A questo punto non mi resta che augurarvi buon lavoro se vi volete cimentare, ricordandovi che può essere usata anche solo la parte liquida applicata ad un normale light birdfood mix o mix 50/50 o supermarket mix per ottenere una replica solo gustativa ma comunque efficace (seppur più semplice)
Vi lascio con le immagini della gallery che sono indicative del progetto. Buona visione
Come al solito vi invito a scaricare il libro gratuito cliccando qui