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Due ricette invernali da caccia

La pesca invernale è tanto affascinante quanto impegnativa!

Con l'acqua che scende sotto i 12 gradi si apre uno scenario per specialisti capaci di individuare il pesce e le aree reputate allo svernamento.

L'approccio in inverno è un argomento molto dibattuto nel mio libro Carpfishing Ambienti e strategie dove, per ogni situazione (lago, fiume ecc.) spiego dove e come cercare le carpe in acque fredde o gelide.

 

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Posare l'innesco nelle immediate vicinanze di una carpa rappresenta già il 60% del risultato!

Oltre a questo bisogna avere fortuna e trovare il pesce in un momento favorevole all'alimentazione, oppure stuzzicare la sua curiosità favorendo una abboccata non per fame, ma per altri motivi di natura sensoriale.

Sappiamo infatti che la carpa possiede sensibili organi di tatto situati sulle labbra e sui barbigli, motivo questo che può indurla a portare alla bocca una particella o oggetto (meglio se di piccole dimensioni e di colore contrastante con il fondo) per capire di cosa si tratta.

 

(vuoi conoscere meglio la carpa? clicca qui per un interessante articolo)

 

In questo articolo però si parlerà di due ricette (o per meglio dire due varianti d'esca) che stimolino la curiosità alimentare inducendo all'assaggio che comporta in genere un'aspirazione più decisa e precisa.

Si tratta di due ricette di boilies super appetibili, super stimolanti per acqua fredda e/o molto fredda.

questo vuol dire che un progetto del genere non funziona d'estate?

Ribadiamo come sempre che ciò che funziona d'inverno è valido anche d'estate (ma non viceversa) con l'unico inconveniente di essere troppo stimolante anche verso animali di disturbo (tartarughe, pescigatto, gamberi) e a volte di essere troppo veloce in acqua sopra i 20 gradi (nel senso che le esche durano poche ore sul rig).

Una strategia di questo tipo non è necessariamente legata all'uso della boilie anche come innesco. Io potrei tranquillamente creare solo uno sbriciolato (in questo caso risparmio pure tempo perchè non rullo paline, ma cuocio direttamente le salsicce o i panetti d'impasto, per poi macinarli dopo cottura con il trita carne) per farcire una super bombetta invernale, oppure gli stick in rete di PVA che ormai fanno "vecchia scuola". E come innesco una micro pop up da 10-12 mm. ingannevole e pronta a finire fra le labbra del pesce in velocità ogni volta che aspira il mucchietto di briciole libere.

 

(mix per bombetta selfmade? clicca qui)

 

Io sono più per il caro vecchio stinger composto da 5 boilies sul PVA e una singola innescata su un buon terminale D rig.

 

(vuoi conoscere il mio terminale preferito? clicca qui)

 

Ma queste sono scelte personali che vanno valutate anche in funzione del contesto.

Ad esempio una calata a 10-15 metri di profondità sarà più agevole con lo stringerino o con la bombetta rispetto alla salsiccia rappresentata dallo stick.

Entriamo quindi nell'argomento esche che a volte può fare la differenza in contesti stagionali così difficili.

Tratteremo due ricette molto stimolanti che hanno identico mix di base (il mix in questo caso è funzionale a far lavorare bene la pallina in acqua fredda garantendo un gusto appetibile ed un certo interesse alimentare nei grossi pesci) e parte liquida contestualizzata e prioritaria.

Mettiamoci in testa che quando vogliamo spingere sull'acceleratore dell'attrazione sono i liquidi a fare la differenza così come l'idratazione residua della pallina velocizza al massimo la capacità di scambio.

 

(clicca qui per un interessante articolo sull'attrazione)

 

Veniamo direttamente alla ricetta del mix che è un semplice birdfood al fegato costruito per lavorare bene in acqua ed avere massima digeribilità.

 

  • 40% biscotto savoiardo macinato
  • 20% semola di grano duro
  • 20% WPC80
  • 20% farina di fegato di pollo

Niente di complesso, ottima rullabilità anche con diametri inferiori a 20 mm.(importante il concetto di utilizzo di diametri il più possibile contenuti in acque molto fredde) e ben legante per strutturare le esche con importante parte di liquidi.

Una volta realizzata la base, possiamo dedicare attenzione ai liquidi differenziando due specifici campi d'azione:

  1. Acque in cui il pesce si nutre prevalentemente di molluschi
  2. Acque in cui il pesce si nutre prevalentemente di crostacei

In un momento dell'anno in cui le risorse scarseggiano diventa vincente stimolare il pesce verso segnali chimici più simili al miglior cibo che trova normalmente in natura.

Questa è una strategia di imitazione vincente nei confronti dei pesci più grossi e furbi!

Vediamo la ricetta adatta al primo caso, le acque ricche di molluschi (dose per circa un kg. di mix)

  • Max. 4 uova
  • 10 ml. di acido lattico
  • 1 ml. di acido butirrico
  • GLM liquido idrolizzato Q.B.

Come potete notare, si usa un dosaggio medio basso di uovo per mantenere una certa velocità di scambio in acqua fredda , si usano solo acidi organici come attrattivi e si completa con il liquid food Quanto Basta per rendere l'impasto rullabile.

A seconda delle condizioni ambientali quando rulliamo potranno servire dai 150 ai 200 ml. di liquid food...

 

Seconda variante per acque ricche di crostacei:

  • Max 4 uova
  • 20 ml. di aceto di frutta
  • 2 grammi di glutammato monosodico puro
  • Krill liquido idrolizzato Q.B.

Stesse considerazioni della ricetta precedente, cambia l'attrazione specifica e la componente liquida annessa.

 

Vista la complessa idratazione di queste esche si consiglia di lasciare riposare le palline almeno 12 ore prima di cuocerle.

Cottura rigorosamente a vapore 7-8 minuti esche del 18.

Ideale la conservazione in congelatore dopo 48 ore di asciugatura.

 Se invece voglio stabilizzare, aggiungo nei liquidi 10 grammi di vitamina C e 8 grammi di propionato di calcio.

 


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