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Red Fish Mix story

I fishmix "rossi" e nutrizionalmente importanti hanno fatto la storia dei mixes per la moderna pesca alla carpa praticamente dagli anni '80, il momento storico che vede prepotentemente imporsi il Robin Red come pastone ideale per combinarsi con la naturale attrattiva delle farine di pesce.

 

(Podcast Spotify sulla combinazione pesce+RR, clicca qui)

 

Ci sono molti casi  di mixes al pesce “rossi” , come ad esempio i famosissimi Club  e Red Herring di Solar o il Red fish mix di Big Fish ,la presenza del pastoncino per eccellenza (il Robin Red Haiths )è ovviamente innegabile!

 

(Vuoi usare un Robin red self made professionale? clicca qui per la ricetta)

 

Anche io arrivai ovviamente a sperimentare questo tipo di combinazione nel 1996, anno in cui ricevetti il mio primo sacco da 30 kg. di Robin red ordinato direttamente in Inghilterra ad Haiths.

Successivamente, quando iniziò la mia collaborazione con l'azienda Big Fish (che ricordo essere stata la prima ad importare ufficialmente il prodotto dall'Inghilterra all'Italia) ebbi a disposizione materia prima e collaborazione diretta con chi la produceva, grazie al canale esclusivo d'importazione.

Per questo motivo vi descriverò lo sviluppo del Red Fish mix in questo articolo, a memoria storica di questa bella avventura e di questo eccezionale prodotto molto amato da tanti carpisti italiani.

 

NOTA BENE:

Lo sviluppo di una ricetta aziendale che deve essere venduta ad un pubblico eterogeneo e vasto è ovviamente curata in ogni minimo aspetto.

Questo implica l'uso di molti ingredienti a volte costosi che hanno precisi ruoli gustativi, alimentari, meccanici e strutturali.

Il costo per un self  maker che compra pochi kg. di farine alla volta sarà certamente importante e alcuni ingredienti dovranno essere ricercati con attenzione.

Ricordo per onor di cronaca che l'azienda acquistava lotti da 10.000 kg. di farina di pesce ad ordinativo e riusciva quindi ad avere marginalità per creare un prodotto eccellente e riuscire ad essere competitiva sul prezzo. L'assemblaggio e il confezionamento avvenivano sempre in azienda abbattendo ulteriormente i costi impattanti.

 

PER CHI DESIDERA UNA VERSIONE SEMPLIFICATA ED ECONOMICA RIMANDO ALLA FINE DELL'ARTICOLO.

 

Il connubio spezie\fishmeal è forse uno dei più cari ai self maker di tutto il mondo perché indiscutibilmente efficace e performante.

Diciamo che spesso la presenza della componente vegetale è travisata in quanto la maggior parte degli appassionati tende a considerare solo gli aspetti legati alla digeribilità del prodotto finale , sottovalutando invece il principale vantaggio che è quello legato a gusto ed attrazione.

Conosciamo da secoli le qualità digestive dei principi attivi contenuti nelle piante aromatiche e nelle spezie che nel passato furono merce di scambio preziosa e motivo scatenante di guerre sanguinarie.

Anche la carpa è sensibile a queste sostanze e certamente la digeribilità finale dell’esca ne guadagna, anche se di fatto il pesce non ha grosse difficoltà nel metabolizzare le proteine animali contenute nei fish mix in genere.

 

(Articolo molto completo sulle spezie, clicca qui)

(Podcast Spotify sulle spezie)

 

Il Robin red è quindi essenzialmente un ottimo gustativo in grado di stimolare la voglia di nutrirsi del pesce , oltre ad offrire un supporto fenomenale nel condizionamento durante la pasturazione in quanto le grosse carpe imparano presto a riconoscere un’esca che lo contiene da una che ne è priva.

Come dire che una boilie rossa e speziata non ha bisogno di tanto supporto aromatico di natura chimica per essere individuata e riconosciuta durante la pasturazione, e questo è di certo un vantaggio nelle lunghe campagne di pre-baiting.

 

(guarda un minivideo sulla combinazione pesce-Robin red)

(vuoi la ricetta per fare da solo il Robin red versione semplice? clicca qui)

 

In concomitanza con lo studio del birdfood rosso, di cui ho già scritto nel (clicca qui per l'articolo sui birdfood), mi trovai a fare prove e verifiche anche su miscele più toste dal punto di vista nutritivo , basate sia su farine e derivati del pesce, sia su carne e interiora.

Ad onor del vero i primi prototipi sviluppati erano più birdfish che fishmix in quanto oltre al robin red inserivo altri pastoni come supporto alla base di lavoro , dovettero quindi passare alcuni anni prima che mi dedicassi allo studio di una miscela rossa senza cibo per uccelli.

Il progetto di partenza doveva essere un’esca a forte presenza di pesce, con un gusto deciso ma bilanciato dalla presenza di spezie che completassero la pallina rendendola fortemente attrattiva anche se rollata neutra.

All’epoca anch’io ero condizionato dal credo che il peperoncino e la paprika contenuti nei pastoni rossi , aiutassero la digestione nel pesce, anche se non vi era nessuna evidenza scientifica che lo dimostrasse , ad esclusioni di studi sulla capsaicina applicati però all’essere umano.

Mi accorsi invece, fin dalle prime pescate , che la variante speziata in alcune stagioni e in determinate tipologie di acque faceva enorme differenza rispetto alla stessa esca senza inclusione di questa tipologia di ingredienti.

In particolar modo, i grandi laghi naturali, sul finire dell’estate e per tutto l’autunno, rivelavano la superiore efficacia della boilie rossa rispetto al normale fishmix.

Nel progetto Red Fish , la base in termini di farine di pesce era l’aringa danese FF , poi commercializzata da Big Fish come ultrafishmeal , un prodotto LT (essiccata a bassa temperatura) molto ricco in proteine e gusto .

 

(Tutto quello che devi sapere sui fishmeal, clicca qui)

(le farine di pesce, ascolta il podcast su Spotify)

 

A questa componente di base veniva affiancata la farina di salmone sempre LT , per apportare grassi essenziali fondamentali e il predigerito di pesce per garantire una componente solubile attrattiva.

Infine per esaltare il gusto finale utilizzai il gamberetto fermentato in pasta ,noto nel mondo del carpfishing come Belachan.

Questo strepitoso ingrediente di gusto veniva all’inizio commercializzato solo nella sua forma originale, una sorta di blocco gommoso che andava grattugiato nel secco e poi fatto riposare nel mix finito per trasferire il suo forte odore a tutta la miscela . In un secondo momento le aziende specializzate riuscirono a ricavare una forma in polvere più facile da gestire e dosare, anche se io propendo fortemente per la prima versione a mio avviso più forte come odore e gusto.

Quindi la parte animale era così strutturata:

 

-200 grammi di aringa LT

-100 grammi di salmone LT

-50 grammi di predigested

-50 grammi di belachan

 

Lo scopo del progetto , atto a creare un’esca dal forte impatto alimentare, mi spinse ad aggiungere nutrienti sotto forma di proteine del latte, per consolidare lo spettro amminoacidico finale e strutturare un’esca di buona resistenza in acqua , ideale per affrontare qualsivoglia condizione e resistere anche ai pesci di disturbo certamente attratti a loro volta da così tanti stimoli.

Inserii quindi la caseina rennet , il caseinato di sodio(forma solubile della caseina, ottimo emulsionante per i grassi delle farine di pesce)ed il latte totalmente scremato in polvere.

La dose impostata fu così distribuita:

 

-100 grammi di latte scremato

-70 grammi caseina

-30 grammi di caseinato

 

(Articolo sulle proteine del latte e derivati. Clicca qui)

 

A questo punto selezionai le spezie più adatte al mio scopo , cercando di costruire un gusto intenso ma omogeneo e inserendo stimoli chimici ben precisi sotto forma di carotenoidi, di cui abbiamo già parlato nel paragrafo sul birdfood rosso.

 

(Ricetta bird food mix rosso)

 

La miscela di spezie, realizzata alcune settimane prima della realizzazione del mix, allo scopo di lasciare il tempo per amalgamarsi ai vari ingredienti, era composta di:

 

-60 grammi di farina di carote, ricca fonte di betacarotene

-50 grammi di farina di pomodoro , per il licopene

-10 grammi di paprika, per il contenuto di capsaicina

-10 grammi di fieno greco , per le qualità legate alla digestione delle proteine

-10 grammi zenzero in polvere , ricco di principi attivi utili alla digestione

-5 grammi di curcuma in polvere , un interessante stimolatore di appetito

-5 grammi di Carophilla rossa, ricchissima di carotenoidi

 

Il tutto miscelato insieme e lasciato appunto riposare in vaso ermetico per una 15 di giorni prima di essere inserito , nell’ordine del 15% nel mix.

Ovviamente questa parte speziata può venir sostituita dal Robin Red della Haiths in pari dosaggio, ma io ritenevo più stimolante sviluppare da solo la mia versione personale del famosissimo pastoncino Inglese.

In termini pratici , le due tipologie di pastone non differirono in maniera marcata come resa in pesca, unica differenza una maggior costanza della miscela self made a prescindere dalla stagione , contro un relativo calo di prestazione della versione commerciale Inglese con il sopraggiungere del freddo.

Quindi lascio a voi la scelta avendo ben chiaro che l’utilizzo della base già pronta di Haiths  semplifica la vita in termini di reperibilità, mentre la mia versione permette un’utilizzo più mirato(ogni ingrediente ha un suo perché) e costa meno a patto di realizzare molti kg. Di mix e di comprare quindi le materie prime in buona quantità.

Per completare la ricca miscela non poteva mancare la soia tostata , ricca di bioflavonoidi e proteine vegetali e un indurente tosto a contrasto del reticolo creato dai derivati del latte, la maizena o amido di mais.

 

-200 grammi di soia Nurupan

-50 grammi di maizena

 

Ricapitolando quindi la ricetta completa del Red fish mix è così composta:

 

-200 grammi di soia Nurupan

-200 grammi di farina d’aringa LT

-150 grammi di composto speziato (oppure Robin Red Haiths)

-100 grammi di farina di salmone LT

-100 grammi di latte scremato spray

-70 grammi di caseina rennet

-50 grammi di predigerito di pesce

-50 grammi di belachan grattuggiato

-50 grammi di maizena

-30 grammi di caseinato di sodio

 

Ne scaturisce un mix molto completo in termini di nutrienti , attrazione e gusto che può essere utilizzato anche solo impastato con l'uovo.

Sono particolarmente legato ad una base liquida che si è rivelata sempre molto produttiva soprattutto in grandi laghi ricchi di alimento naturale come i bacini della Carinzia dove pescai con continuità per diversi anni.

La ricetta prevedeva di impastare un chilogrammo di mix con 7 uova medie , 100 ml. Di triplo concentrato di pomodoro ,30 ml. di aceto di mele, 5 ml. aroma “berry” e 5 ml. di dolcificante NHDC.

La forte componente acida dei frutti rossi e del pomodoro ha sempre giocato un ruolo fondamentale nell’amplificare l’attrattività di questa miscela al pesce , regalando una continuità di catture e di taglia difficilmente paragonabile ad altri fish mix.

 

(predigerire il pesce per fare un liquid food, scopri come si fa incasa, clicca qui)

 

Ricetta low cost self casalinga

 

  • 30% semola rimacinata
  • 20% farina di soia tostata
  • 20% farina di aringa LT
  • 10% latte scremato in polvere
  • 10% paprika forte
  • 05% predigerito di pesce
  • 03% belachan in polvere
  • 02% glutammato monosodico polvere

Per la parte liquida ad ottenere una bella pallina allround vi rimando a quanto già scritto ed alle combinazioni suggerite in questo articolo sulle esche veloci:

 

(clicca qui per una raccolta di ricette per esche veloci)

(clicca qui per ricette gusto frutta che si possono abbinare anche al red fish)